Ma aldilà dell’effetto serra e del riscaldamento del clima terrestre in atto, o solo ipotizzabile, argomenti sicuramente di grande importanza e di cui fra l’altro si è già avuto modo di scrivere in altra circostanza, è interessante a questo punto, con l’ausilio dei dati e delle carte meteorologiche disponibili, meglio descrivere gli eventi atmosferici susseguitisi nel nostro territorio in questo particolare mese di Agosto 1995, cercando di definirne le cause e quantificarne gli effetti. Si è accennato ad un Agosto particolare sotto il profilo termopluviometrico e la conferma viene dal fatto che bisogna ritornare indietro almeno fino al 1984 per riscontrare condizioni paragonabili a quelle verificatesi in questa circostanza.Anche se manifestazioni di maggiore intensità hanno caratterizzato tratti più meridionali del versante adriatico (si pensi ad esempio alla costa marchigiana dove, per 15 giorni, le piogge hanno imperversato e la zona litoranea è stata più volte letteralmente sommersa dalle acque meteoriche), si limitano le considerazioni al solo territorio dell’Emilia-Romagna, ponendo particolare attenzione all’area costiera, dove le avversità atmosferiche sono risultate più intense.
Delle anomale posizioni geografiche assunte in ambito europeo dall’anticiclone atlantico nel corso del mese di Agosto si è già avuto modo di dire e le figure bene ne fissano le configurazioni al suolo in tre giorni rappresentativi del mese. Non resta allora che valutare gli aspetti meteorologici che hanno interessato il territorio regionale, esaminando i dati raccolti dalla rete di rilevamento. Le precipitazioni in Agosto si sono distribuite in un numero maggiore di giorni, mentre le quantità mensili siano state decisamente superiori alla norma quasi ovunque nell’area di pianura (in montagna i valori non si sono discostati di molto dalla norma stagionale). Particolarmente elevato l’apporto meteorico nel tratto costiero settentrionale dove 172 mm di pioggia costituiscono circa il triplo della quantità mensile climatologica per tale comparto geografico. Non eccezionali invece gli apporti massimi giornalieri che, rispetto a quelli assoluti statistici, risultano in genere molto inferiori nell’area costiera i valori massimi giornalieri hanno superato i 100 mm negli anni ‘76 e ‘77, mentre nel mese di Agosto '95 solo Lido Volano con i suoi 99 mm in 24 ore, caduti il giorno 18, si avvicina effettivamente a tali primati.
Passando a considerare l’azione esercitata sulla temperatura dell’aria dalle frequenti perturbazioni susseguitesi nel territorio va detto che un riscontro c’è, anche se in verità non risulta molto accentuato il raffreddamento medio prodotto dalle masse d’aria postfrontali, fluite generalmente da Nord e da Nord-Est. I valori medi mensili presentano anomalie negative anche significative, ma non elevate e riguardano in particolare la temperatura media, giacché quelle estreme non sempre sono in accordo di segno fra loro nei vari comparti climatici del territorio. Un Agosto sicuramente più freddo del normale, ma con flessioni termiche accentuate solo in qualche circostanza (un calo di 8-10°C nei valori massimi si è ad esempio verificato in sole 48 ore nei due giorni successivi il ferragosto, mentre valori massimi giornalieri inferiori a 27-28°C si sono verificati con una certa frequenza, fino a scendere talvolta fino a 20-22°C). Che l’Agosto 1995 sia da considerare complessivamente fra i più anomali è confermato non solo da precipitazioni veramente abbondanti e temperature talvolta più consone all’autunno che non all’estate, ma anche dalla scarsa ricorrenza di giornate soleggiate con cielo sereno (solo sei giorni su trentuno) ad indicare la frequenza veramente elevata di tempo perturbato o comunque instabile nel corso del mese. A completare il quadro meteorologico si aggiungono poi 19 giornate temporalesche, che costituiscono per Agosto un primato difficilmente eguagliabile e tre trombe d’aria, di cui due nell’area costiera che vanno a rappresentare anch’esse un primato climatologico degli ultimi dodici anni.