Pagina 19 di 42 PrimaPrima ... 9171819202129 ... UltimaUltima
Risultati da 181 a 190 di 413

Discussione: Gennaio del nuovo anno 23' : Avremo delle avvez. Fredde oppure sempre mite ?''

  1. #181
    PROF. FISICO ATM- L'avatar di Andrew
    Data Registrazione
    Jan 2013
    Località
    Vasto - CH - 144 MT. S.L.M.
    Messaggi
    24,845

    Predefinito

    AMOC ovvero ’Atlantic Meridional Overturning Circulation’, ovvero Capovolgimento meridionale della circolazione atlantica.

    Si tratta, in pratica, di un’importante corrente oceanica dell’Oceano Atlantico ed è caratterizzata da un flusso in direzione nord di acqua salina calda negli strati superficiali dell’Atlantico, e contemporaneamente da un flusso in direzione sud di acqua fredda. L’Amoc in sostanza è un importante fattore che regola il sistema climatico di una vasta fetta del nostro pianeta.

    Questa corrente oceanica trasporta una quantità significativa di energia termica dai tropici e dall’emisfero australe verso il Nord Atlantico, mentre il calore viene trasferito all’atmosfera.

    E’ un sistema complesso di correnti che risponde anche a importanti scambi tra le acque superficiali con quelle più profonde, in tal modo da rimescolare e portare negli abissi le acque a temperature miti, immagazzinando di conseguenza grosse quantità di calore.

    I cambiamenti in questa circolazione oceanica potrebbero avere un profondo impatto sul sistema climatico globale.

    Secondo l’articolo di Tim G. Benton ‘La sparizione di AMOC nell’economia agricola’ apparso sulla prestigiosa rivista Nature un cambiamento sostanziale dell’AMOC, o o più specificatamente della Corrente del Golfo per noi europei.

  2. #182
    PROF. FISICO ATM- L'avatar di Andrew
    Data Registrazione
    Jan 2013
    Località
    Vasto - CH - 144 MT. S.L.M.
    Messaggi
    24,845

    Predefinito

    Caratteristiche che possono venire rapidamente “alterate” da uno scioglimento anomalo dei ghiacci artici e la fusione della Groenlandia, uno degli elementi più rilevanti nell’emisfero nord.

    Secondo le elaborazioni modellistiche, l’Amoc potrebbe entrare in un periodo di grande crisi, indicativamente tra i 10 ed i 20 anni, in cui una limitata capacità di scambio tra le acque superficiali e quelle più profonde limiterebbe significativamente il controllo delle temperature globali, attivandone appunto una crescita sensibile.

    Non vogliamo concludere questo post creando inutile allarmismo. Il fenomeno è infatti attentamente studiato e sono state intraprese approfondite ricerche.

  3. #183
    PROF. FISICO ATM- L'avatar di Andrew
    Data Registrazione
    Jan 2013
    Località
    Vasto - CH - 144 MT. S.L.M.
    Messaggi
    24,845

    Predefinito

    2° FACTORS -

    Amplificazione artica
    L’amplificazione artica si riferisce a l’aumento della temperatura, molto più elevato nelle regioni polari, in confronto all’aumento della temperatura nelle latitudini più basse, questo phenomeno può accelerare ulteriormente il riscaldamento del clima oltre l’Artico. Il trend di riscaldamento nell’Artico è quasi il doppio rispetto alla media mondiale negli ultimi decenni. Cambiamenti nella copertura nuvolosa, aumento del vapore acqueo atmosferico, maggiore trasporto atmosferico di calore da latitudini più basse, e ghiaccio marino in declino sono stati suggeriti come fattori che provocano questo phenomeno.

    La perdita del ghiaccio marino è una delle ragioni più citate. Quando il ghiaccio riflettente si scioglie, domina un oceano più scuro; questo amplifica la tendenza del riscaldamento perché la superficie dell’oceano assorbe più calore del sole rispetto alla superficie della neve e del ghiaccio. Ciò significa che la riduzione del ghiaccio marino riduce l’albedo del pianeta.

    Altre possibili cause sono temporali, che accadono più raramente nell’Artico che nelle regioni tropiche. Le tempeste trasportano il calore dalla superficie ai livelli più alti dell’atmosfera, dove i venti globali spazzano verso latitudini più elevate. L’abbondanza di temporali crea un flusso quasi costante di calore lontano dai tropici, un processo che smorza il riscaldamento vicino all’equatore e contribuisce all’amplificazione artica.

  4. #184
    PROF. FISICO ATM- L'avatar di Andrew
    Data Registrazione
    Jan 2013
    Località
    Vasto - CH - 144 MT. S.L.M.
    Messaggi
    24,845

    Predefinito

    ​ora siete pregati vivam. Di leggere quanto sotto - grazie !

  5. #185
    PROF. FISICO ATM- L'avatar di Andrew
    Data Registrazione
    Jan 2013
    Località
    Vasto - CH - 144 MT. S.L.M.
    Messaggi
    24,845

    Predefinito

    Riscaldamento dell’artico ed ipotesi di influenza sui pattern invernali -

    Nel percorso contrassegnato dal riscaldamento globale, si è andata progressivamente evidenziando una sproporzione nell’aumento delle temperature tra le varie fasce dell’emisfero nord.

    L’incremento nelle regioni artiche e subartiche, in particolare nel trimestre invernale, sono state le più ragguardevoli.

    Il motivo di ciò sta nel concorso di alcune componenti ovvero il maggiore calore latente e la percentuale più alta di umidità relativa durante la stagione autunnale con conseguente incremento della nuvolosità e delle precipitazioni nella fase di progressivo raffreddamento radiativo .

    Tutto questo ha influito nel rallentare la perdita di calore verso lo spazio.

    Confrontando infatti il trend è visibile il maggior incremento termico della fascia inclusa nella cd. “cella polare” (90-70N) rispetto le altre zone climatiche.

    Negli ultimi 10 anni poi la sproporzione si è ulteriormente amplificata non solo nei valori di anomalìa delle temperature al suolo ma anche in quota comportando progressivamente una diminuzione dello “scalino” termico tra le Celle polari e di Ferrel.

    Ci si potrebbe domandare se questa variazione in qualche modo possa influenzare anche la circolazione generale nel N.H. e in che modo.

    La correlazione lineare tra zonal wind a 300 hpa che va ad individuare grossomodo il percorso del jet stream polare e l’Arctic Oscillation ha valori piuttosto significativi soprattutto nel comparto atlantico (salvo la Groenlandia terra montuosa ove la corrispondenza dei valori al suolo identificano la presenza costante o quasi di un’alta pressione termica) proprio tra i 60° ed i 70°N .
    Se il rapporto tuttavia si fosse mantenuto tale nel tempo dovremmo assistere, in caso di AO + ad un grafico dei venti zonali più elevato rispetto la linea climatologica cosa che invece non è da ultimo dato di riscontrare come possiamo riscontrare nel grafico degli zonal winds in bassa stratosfera (150 hpa) influenzati dalle dinamiche troposferiche e appena al di sopra dell’altezza del percorso della corrente a getto .

    Premetto che è assolutamente prematuro tentare di dimostrare ad oggi l’esistenza di un cambiamento nel comportamento della circolazione cercando di discernerne aspetti peculiari ed indipendenti dal normale regime di variabilità, tuttavia è abbastanza intuitivo ritenere che ad un ulteriore incremento delle temperature polari non possa che discendere, come diretta conseguenza, quella di un assottigliamento del gradiente termico e barico fra polo e medie latitudini.

    Un percorso da parte delle westerlies, più frammentato ed ondulato ne potrebbe risultare l’immediato effetto.

    Sono tutti aspetti che ormai da alcuni anni sono ricompresi in numerosi studi riguardanti il problema della cd. “amplificazione artica”.

  6. #186
    PROF. FISICO ATM- L'avatar di Andrew
    Data Registrazione
    Jan 2013
    Località
    Vasto - CH - 144 MT. S.L.M.
    Messaggi
    24,845

    Predefinito

    Un ulteriore forte riscaldamento dovuto all’evento strong El Nino del 2015/2016, può senza dubbio aver avuto importanza nel tracciare le condizioni dell’inverno successivo e non si può ad oggi escludere che questo possa ancora, negli anni a venire, influenzare la circolazione atmosferica del nord emisfero.

    Se infatti durante la fase attiva di El Nino vi è un incremento di gradiente a ragione del maggior riscaldamento delle fasce tropico-equatoriali, il successivo rilascio in atmosfera e trasporto verso latitudini più elevate può, al contrario, diminuirlo.

    Come già visto le anomalìe termiche più di rilievo si registrano, nel trimestre invernale, nelle regioni artiche e subartiche e così anche nel campo del geopotenziale.

    Infatti nella reanalisys delle anomalìe del geopotenziale (500 hpa) autunnali si può notare come l’incremento differenziale dell’altezza delle isoipse, nel periodo compreso dall’ inizio del XXI secolo ad oggi, si concentri nelle regioni artiche e subartiche mentre le medie latitudini registrino valori anche inferiori rispetto la campionatura del ventennio 1979/1999 (fig. 8).

  7. #187
    PROF. FISICO ATM- L'avatar di Andrew
    Data Registrazione
    Jan 2013
    Località
    Vasto - CH - 144 MT. S.L.M.
    Messaggi
    24,845

    Predefinito


  8. #188
    PROF. FISICO ATM- L'avatar di Andrew
    Data Registrazione
    Jan 2013
    Località
    Vasto - CH - 144 MT. S.L.M.
    Messaggi
    24,845

    Predefinito


  9. #189
    PROF. FISICO ATM- L'avatar di Andrew
    Data Registrazione
    Jan 2013
    Località
    Vasto - CH - 144 MT. S.L.M.
    Messaggi
    24,845

    Predefinito

    Difficile pensare anche che le maggiori condizioni di instabilità presenti sul polo non stiano influenzando lo sviluppo del vortice polare.

    Tali anomalie vanno poi a concentrarsi nel successivo trimestre invernale all’interno del polo con particolare riguardo all’artico russo-siberiano, nella zona del Mar di Kara.

    Ne può discendere anche un’ulteriore conseguenza la cui evidenza sta proprio nel diretto rapporto tra la forza del vortice polare e la corrente a getto polare la quale, come detto, scorre tra i 60 ed i 70°N e delimita la circolazione polare da quella delle medie latitudini.

    Ebbene, guardando il grafico, si può notare come la stessa abbia registrato proprio nei mesi invernali (ovvero quelli nei quali essa raggiunge la massima tensione) il più evidente calo di velocità (fig. 10).

  10. #190
    PROF. FISICO ATM- L'avatar di Andrew
    Data Registrazione
    Jan 2013
    Località
    Vasto - CH - 144 MT. S.L.M.
    Messaggi
    24,845

    Predefinito

    FIG. 10 -

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •