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Risultati da 121 a 130 di 134

Discussione: NATALE e FESTIVITA' : NEVE AL NORD e AL SUD .. ?'' VEDIAMO QUESTE FESTE.. ..

  1. #121
    Andrew
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  2. #122
    Andrew
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  3. #123
    Andrew
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    CHE DITE , VEDIAMO COME SI COMPORTA L'ONDA P .. . .. ?'' VEDIAMO ... .. , ,, ,

  4. #124
    Andrew
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  5. #125
    Andrew
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  6. #126
    Andrew
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    Proprio ste' feste non voleva saperne ... ... .. .L'Inverno , chi credevate ... . !!!

  7. #127
    Andrew
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    ...........................ciaone !!!! . ... ................ ....................... ........................... ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, ,,,,,,,,,,,

  8. #128
    Andrew
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    Il 31 Dicembre piu'
    HOT della storia meteo recente ... .[ e meno pure ...] !!! UNA MEDIA , UDIRE , UDIRE .. ... .. ,, ,, ,PIU' ALTA DI C.A. 16° !!!

    Poi non ci sarebbe da trent'anni un surplus da AGW .. ... ,, ,, ,, no , manco il Covide esiste . .. .. .la Terra è piatta .. ... ,, ,,e non siamo mai andati sulla Luna .. { e i manicomi l'hanno chiusi , mannaggia .. .. !! Questo è il vero dramma .. ..}

  9. #129
    Andrew
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    E SI CHIUDE [ tanto sapete il tempo fino a sabato , no .. ..] CON LA QUESTION TURISTICA : CHI VUOL FARE UN VIAGGETTO NEGLI STATES , PER PROVARE L'ESCLUSIVA DI PASSARE CON UN 'ORETTA AL MAX E 1/2 DI MACCHINA DALL'ESTATE ALL'INVERNO ... .. ???'' ECCO , CARI AMICI ... ...NON PERDETEVELA !

    { ma poi noi, dovremmo far delle previsioni non è vero .. . .?''' con mappe cosi' , vero .. .. ??'' CIOE' MAI VISTE IN PASSATO CON +24° E - 8° A POCHI KM ..,,, naaa ....!!!! }

  10. #130
    Andrew
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    ABSTRACT : -- Nell’Ottobre del 1973 si concretizzò un progetto europeo nato sei anni prima: 19 stati, tra cui l’Italia, firmarono una convenzione che sanciva la nascita del Centro Europeo per le Previsioni di Medio Termine ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts), con l’obiettivo di sviluppare modelli numerici per la produzione giornaliera di previsioni fino a 10 giorni di distanza, con i primi 5 caratterizzati dalla medesima accuratezza che caratterizzava le previsioni soggettive a due giorni degli anni ’50; la prima previsione operativa europea vide così la luce sei anni dopo, il 1 Agosto 1979.Le equazioni della NWP
    La NWP permette di ottenere una previsione obbiettiva del futuro stato dell’atmosfera, tramite la soluzione di un insieme di equazioni che descrivono l’evoluzione delle diverse variabili (temperatura, velocità del vento, umidità, pressione) che concorrono a determinare questo stato. Senza entrare nel dettaglio dei termini matematici, le equazioni di base che permettono ad un modello di descrivere lo stato dell’atmosfera sono sei; di esse, due sono “diagnostiche” e si applicano alle relazioni statiche tra i diversi parametri, quattro sono “prognostiche” e descrivono le relazioni dinamiche, su brevi intervalli di tempo, tra componenti orizzontale e verticale del vento, temperatura e umidità di una massa d’aria e pressione superficiale.
    Le equazioni statiche sono la legge dei gas e l’equazione idrostatica. La prima è la legge che regola le tre principali variabili termodinamiche (pressione, densità e temperatura) per un cosiddetto “gas perfetto”, ovverosia per un gas ideale, non esistente in natura, ma sufficientemente approssimato dall’atmosfera terrestre (sebbene questa sia in realtà una miscela di gas). La seconda lega invece la variazione della pressione atmosferica con l’altezza; nella dimensione verticale, sono due forze principali che agiscono su una particella d’aria, praticamente equilibrandosi in una condizione nota, appunto, come “equilibrio idrostatico”: la gravità e il gradiente barico, cioè la differenza tra la pressione atmosferica alle diverse quote. Quando il modello assume questa condizione di equilibrio, viene detto idrostatico; diversamente da questi, i modelli non idrostatici devono includere anche equazioni per la previsione diretta dei fenomeni dovuti ai moti verticali, che i precedenti possono solo dedurre dalla presenza di altre caratteristiche atmosferiche (ad esempio, una zona di intensi venti convergenti al suolo implica una risalita verticale di aria in quota).
    Le equazioni dinamiche sono: l’equazione di continuità, un’espressione della legge di conservazione della massa, che lega la velocità verticale del vento alle variazioni di pressione in superficie; l’equazione del moto, che descrive le accelerazioni e decelerazioni di una particella d’aria soggetta alle differenze di pressione e alla forza apparente di Coriolis; l’equazione termodinamica, che esprime le variazioni di temperatura di una particella d’aria in movimento verticale; la legge di conservazione del vapor d’acqua, espressione della conservazione del contenuto di vapore di una particella d’aria, ovverosia della sua variazione in negativo come risultato dei processi di condensazione e precipitazione o in positivo per il contributo dell’evaporazione dagli oceani o dalle superfici continentali.
    ORA , FONDAMENTALE QUESTO PASSAGGIO :
    Il problema delle condizioni iniziali

    Date queste equazioni, il problema dell’NWP consiste nell’impossibilità di risolverle con valori esatti e nella conseguente necessità di accettare alcune approssimazioni, che permettano di definire i valori finali dei diversi parametri con un processo di calcolo reiterato, a patto però di conoscere i valori assunti da questi stessi parametri in un determinato istante.
    Nei modelli cosiddetti a punti di griglia, l’applicazione di un reticolo di punti porta a definire le proprietà atmosferiche tramite i valori delle diverse variabili in ciascuno di questi punti; nei più raffinati modelli spettrali, una combinazione di onde di diversa ampiezza e lunghezza d’onda viene poi utilizzata per rappresentare queste variabili in modo continuo, ovverosia senza le interruzioni dovute all’utilizzo di un insieme discreto di punti (Figura 1). Per meglio chiarire il concetto dei modelli spettrali, possiamo ritenere questo processo simile alla tracciatura delle linee che congiungono punti di ugual valore di pressione: invece di avere visualizzati sulla carta i riporti, per quanto fitti, delle singole stazioni meteorologiche, si preferisce la visione d’insieme data dalle isobare, che permette di definire immediatamente la posizione dei nuclei ciclonici e anticiclonici.
    Le osservazioni compiute in un determinato istante vengono quindi utilizzate per definire i valori iniziali in ciascun punto di griglia (condizioni al contorno) per pressione, temperatura, umidità e vento, rappresentando quindi l’atmosfera all’inizio della previsione. L’assimilazione dei dati osservati all’interno della simulazione matematica diviene dunque un momento cruciale per la previsione, non solo poiché questa rimane soggetta alla accuratezza nella determinazione di questa condizione iniziale, ma anche perché, essendo l’atmosfera uno spazio continuo ed essendo le osservazioni misure puntuali affette da errori strumentali, si avrà pur sempre una conoscenza per punti discreti nello spazio, e quindi una inesatta determinazione del suo stato. Con le moderne tecniche di assimilazione, l’informazione che deriva dalle osservazioni viene così unita con quella ottenuta da una previsione a breve termine del modello stesso (detta first guess), che consiste in una prima approssimazione per i campi di tutte le variabili all’istante iniziale, ove per “campo” si intende l’insieme dei valori di una variabile su tutti i punti della griglia; la soluzione numerica delle equazioni sulla griglia così definita permette quindi di ridurre al minimo le approssimazioni insite nella rarefazione dei valori iniziali.


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