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Discussione: Perche' l'europa soffre da due decenni d'onde di calore estive extreme ?''

  1. #1
    Andrew
    Guest

    Predefinito Perche' l'europa soffre da due decenni d'onde di calore estive extreme ?''

    GIUNGENDO VICINO ALL'ESTATE SI INIZIANO AD IDENTIFICARE E A LEGGERE LE PRIME NOTIZIE , ALCUNE SEMI-BUFALE IN VERITA' MA NON TUTTE CMQ , DI POSSIBILI NUOVE ONDATE DI CALDO FORTI PER IL MEDITERRANEO E IN GENERE L'EUROPA. GIA' MA COME MAI V'E' STATO DA c.a. DUE DECENNI UN INCREMENTO COSI' COSPICUO E TANGIBILE DI QUESTE ONDATE DI CALDO NEANCHE UNICAMENTE ESTIVE POI , PERCHE' IL SUBTROPICALE CE LO RITROVIAMO ANCHE IN AUTUNNO E TALVOLTA INVERNO.
    QUAL'E' LA CAUSA -EFFETTO A CUI SI PUO' ASSOGGETTARE QUESTA CONFIGURAZIONE TANTO TEMUTA DA MOLTE PERSONE SOPRATTUTTO PER I SUOI EFFETTI SULLA SALUTE DEI PIU' ANZIANI ?' VEDIAMO DI COMPRENDERLO IN QUESTO SPAZIO CUI DEDICHIAMO L'ARGOMENTO -

    Molti sono i tormentoni climatici che sempre più ci affliggono in questi ultimi tempi e che abbiamo ormai strametabolizzato:”anticiclone delle Azzorre”,”effetto serra”,buco dell’ozono” inoltre,da qualche tempo,anche la locuzione “cella di Hadley” si è aggiunta come nuova entrata e presenta senz’altro tutte le carte in regola per salire quanto prima l’Olimpo del primato,per giungere presto in vetta alla classifica dei termini tecnici più gettonati dal grande pubblico.

    Orbene,recenti studi di climatologia,hanno ormai appurato che questa circolazione chiusa a livello subtropicale (che,schematicamente,contempla la salita dell’aria equatoriale,il successivo trasferimento della stessa verso nord,la discesa a latitudini tropicali e il ritorno verso l’equatore tramite gli alisei al suolo),che porta il nome dello scienziato che la propose nel 1735,è direttamente coinvolta nei mutamenti a livello termico e barico avvenuti in questo ultimo decennio in Europa e particolarmente avvertiti in Italia.
    Nella fattispecie,è stato accertato che il riscaldamento globale in atto sul nostro Pianeta abbia gonfiato,per una serie di complessi meccanismi che di seguito andremo ad analizzare,la nostra cella di Hadley la quale,negli ultimi anni,ha intrapreso una espansione irregolare verso nord,invadendo sempre più anche le zone a clima temperato,come quelle sulle sponde europee del Mediterraneo disegnando,attorno alle figure bariche in transito,singolari involuzioni che talora portano la rovente subsidenza anticiclonica nord africana fin sulla verticale dei nostre boccheggianti città.


    Fatto questo doveroso preambolo,riporto qui di seguito una serie di recenti studi portati a termine da un valoroso team di scienziati italiani,impegnati presso un centro di ricerca denominato Climate Prediction con sede in Veneto,grazie ai quali si è arrivati a scoprire che lo slittamento verso nord della cella di Hadley,inequivocabilmente appurato,ha avuto origine dall’oscillazione sinergica delle due principali teleconnessioni di tipo oceanico che recano influenze dirette sul clima europeo;stiamo parlando della P.D.O. (oscillazione delle SST tra i settori orientali e occidentali del Pacifico settentrionale) e nella A.M.O (oscillazione delle SST tra i settori subtropicali e quelli subpolari dell’Atlantico),entrambe di lunghezza d’onda ultradecennale.

    Andamento della A.M.O. dal 1981 ad oggi.
    Attualmente,e da oltre due anni,la P.D.O. è in fase negativa,con acque calde nel Pacifico centrale e più fredde in prossimità delle coste occidentali del nord America,mentre la A.M.O. è fortemente positiva da circa 10 anni,con acque calde sull’Atlantico centrale e più fresche sul settore equatoriale.
    Lo studio ha rivelato che la traiettoria del getto polare viene influenzata da queste S.S.T.A.(anomalie delle temperature superficiali degli oceani);le jet stream,ruotando in senso antiorario attorno alle anomalie negative e in senso orario attorno a quelle positive,determinano un angolo di impatto dei venti,al di sopra delle coste nord americane,orientato prevalentemente da SW;il flusso,durante il suo percorso sopra le Montagne Rocciose californiane,provoca una propagazione alquanto stabile delle onde di Rossby nel loro tragitto verso l’Atlantico.Giunte su quest’altro oceano,le stesse vengono ulteriormente lavorate dalla A.M.O. positiva,la quale,le costringe a creare una cresta d’onda sui settori occidentali dell’Atlantico e un cavo d’onda sulle acque al largo del Portogallo (ecco spiegata la genesi della falla iberico marocchina),per poi risalire verso NE sui cieli del Mediterraneo occidentale (ecco spiegata l’insorgenza quasi costante della cupola anticlonica subtropicale sul mare nostrum).

    Oscillazione dell'A.M.O.:le acque dell'Atlantico subiscono una variazione massima di temperatura tra le due fasi di circa 0.7° e il ciclo si completa in un arco di tempo che va dai 25 fino ai 40 anni.
    Se saliamo di quota e andiamo a dare uno sguardo alla stratosfera,scopriamo che la P.D.O. negativa ha generato ripercussioni anche in altitudine sui cieli del comparto aleutinico,con una notevole forzante anticiclonica che ha costretto il Vortice Polare Stratosferico invernale a deformarsi,obbligandolo a concentrarsi in due lobi principali semi permanenti con cavi d’onda su comparto canadese da una parte e siberiano dall’altra.La propagazione verso est del pattern canadese,di concerto con l’A.M.O positiva,ha indotto l’innalzamento di una cresta d’onda anticiclonica subtropicale,anch’essa semi permanente,sull’Europa occidentale e sul bacino centrale del Mediterraneo.

    Tornando alla troposfera,si è osservato che il cavo d’onda sull’Atlantico portoghese indica un punto di rottura nella cella di Hadley,la quale viene pertanto indotta a rinforzarsi maggiormente lungo i settori adiacenti,ossia sulle Bermuda,dove infatti troviamo l’indice P.N.A. positivo e.appunto,sul Mediterraneo centrale,sul quale troneggia l’indice EA fortemente positivo,con il risultato finale di uno stiramento verso nord sia della cella di Hadley stessa che dell’ITCZ,zona di convergenza intertropicale.

    L'indice EA (East Atlantic pattern) dal 1950 ad oggi.
    Rimane un ultimo quesito da dipanareer quale motivo questo stiramento della cella di Hadley, la cui espansione può essere considerata normale nel periodo estivo,è proseguita dalla fine dell’estate 2006 per tutto l’inverno successivo?
    Le ragioni principali,sembra debbano essere ricercate sia nell’influenza indiretta ma anomala dell’episodio di ENSO positivo (anomala in quanto nella stagione invernale l’ENSO + inibisce solitamente la subsidenza anticiclonica subtropicale),sia,soprattutto,nei picchi di radiazione elettromagnetica provenienti dal Sole, giunti nella nostra atmosfera nei primi mesi dell’inverno 2006-2007,la cui energia non è stata dissipata dalle acque oceaniche a causa della mancanza degli alisei di concerto al concomitante episodio di El Nino.
    Il surplus di calore immagazzinato nei settori oceanici equatoriali non ha pertanto indotto la regolare contrazione invernale verso sud dell’ITCZ e quindi,per effetto trascinamento,anche della cella di Hadley,anticipandone oltretutto la successiva espansione primaverile ancor prima che il Sole raggiungesse lo zenith equinoziale sull’equatore.
    Ecco che,in tal modo,vengono chiarite anche le ragioni che hanno causato il protrarsi di quelle situazioni anticicloniche subtropicali calde e asciutte occorse durante tutto l’autunno,l’inverno passato e la prima parte della primavera corrente.




  2. #2
    Andrea
    Guest

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    secondo me proprio le variazioni delle temperature superficiali atlantiche possono essere correlate alle variazioni in posizione dei centri barici più importanti per l'areale euro atlantico.
    Il calore passa sempre da un corpo più caldo a uno più freddo
    Nel periodo ad oceano freddo l'alta pressione delle azzorre stabilizzava in nord atlantico con westerlies su scozia e scandinavia

    Allegato 534


    Nel periodo ad oceano caldo abbiamo un ciclone di blocco a sud ovest delle isole britanniche e un anticiclone di blocco sull'est europeo con aria dal nord africa

  3. #3
    Andrew
    Guest

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    Dipende caro Andrea , dipende .. .. .. non è cosi' scotato il concetto di principio di RADIANZA TERMICA NEI FLUIDI GASSOSI O LIQUIDI. Quel principio vale soprattutto per i materiali FISICI, quali metalli e corpi solidi.

    Viceversa lo stesso "principio radiante" in termoidinamica dell'Atmosfera, perche' QUI di questo parliamo , esso tale principio deve seguire delle leggi ben precise : Grandezze associate all'energia radiante :

    L'energia raggiante incidente su una superficie è misurata dalla grandezza nota come irraggiamento; essa si scompone in tre termini: una parte viene riflessa, una parte viene assorbita e una terza parte riesce, eventualmente, a passare attraverso la superficie ovvero trasmessa. Per questo motivo si stabiliscono tre coefficienti:

    • Coefficiente di riflessione o riflettanza: {\displaystyle r} = energia riflessa/energia incidente
    • Coefficiente di assorbimento o assorbanza: {\displaystyle a} = energia assorbita/energia incidente
    • Coefficiente di trasparenza o trasmittanza: {\displaystyle t} = energia uscente/energia incidente

    Da quanto detto segue che la somma dei coefficienti è pari a uno cioè: {\displaystyle a+r+t=1} (conservazione dell'energia).

  4. #4
    Andrew
    Guest

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    Un tempo si credeva [ e sosteneva..] che non importasse se il corpo in esame fosse liquido, solido e/o gassoso. Ma poi diversi scienziati scoprirono che non è proprio cosi'.

  5. #5
    Andrew
    Guest

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    Ad esem. : il radiatore dell'auto.. .. . il motore produce calore e cosa abbassa la t° . .. . ..il liquido raffreddante. Come fa' .. .. ?''

  6. #6
    Andrea
    Guest

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    Citazione Originariamente Scritto da Andrew Visualizza Messaggio
    Ad esem. : il radiatore dell'auto.. .. . il motore produce calore e cosa abbassa la t° . .. . ..il liquido raffreddante. Come fa' .. .. ?''
    che io sappia il motore cede calore all'acqua e l'acqua lo cede poi all'aria
    il motore si raffredda, l'acqua si riscalda e poi si raffredda nuovamente cedendo il calore all'aria

  7. #7
    Andrew
    Guest

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    Citazione Originariamente Scritto da Andrea Visualizza Messaggio
    che io sappia il motore cede calore all'acqua e l'acqua lo cede poi all'aria
    il motore si raffredda, l'acqua si riscalda e poi si raffredda nuovamente cedendo il calore all'aria
    Esatto, quindi > corpo caldo [motore] >>corpo freddo >> [radiatore] = calo termico; senza particolari applicaz. di leggi type

    Legge di Claus - calore da corpo freddo a quello caldo ma non viceversa; CORPO PERO'.. .. .. .QUINDI SOLIDO.

    E i fluidi che leggi hanno lo sai.. .. .. ?''

  8. #8
    Andrew
    Guest

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    Esempio d'esercizio : La Temperatura di Equilibrio di due Masse d’Acqua : Date due masse di acqua m1 e m2 con temperature rispettivamente di T1 e T2, vogliamo trovare la temperatura d’equilibrio Te cioè la temperatura della massa complessiva di acqua una volta che esse sono miscelate. Ipotizziamo:

    T2> T1
    Una volta miscelate succede che:La massa d’acqua m2 cede calore: -Qced.
    La massa d’acqua m1 assorbe calore: Qacq.

  9. #9
    Andrew
    Guest

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    Per ipotesi il calore ceduto dalla massa d’acqua più calda è interamente assorbito dalla massa d’acqua più fredda: non viene scambiato calore con il contenitore.Partiamo dalla formula fondamentale della calorimetria:
    Q = c * m * ∆T
    Posso scrivere la seguente equazione:
    Qced = +Qacqc2 * m2 * (Te – T2) = + c1 * m1 * (Te – T1)
    Per l’acqua calda e fredda possiamo considerare lo stesso valore di c: c = c1 = c2 e quindi eliminiamo il parametro c:
    m2 * ( T2 Te) = m1 * (Te – T1)m2*T2 m2*Te = m1*Te – m1*T1
    m1*Te m2*Te = – m1*T1m2*T2Te * (m1 + m2) = m1*T1 + m2 *T2(1) Te = ( m1*T1 + m2 *T2 ) / ( m1 + m2 )
    La formula (1) ci permette di calcolare la temperatura di equilibrio Te fra le due masse d’acqua.Se le due masse d’acqua sono uguali m = m1 = m2 :
    Te = ( m*T1 + m *T2 ) / ( m + m )Te = m * ( T1 + T2 ) / 2*mTe = ( T1 + T2 ) / 2
    La temperature di equilibrio Te è la media aritmetica delle due temperature di partenza.

  10. #10
    Andrew
    Guest

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    Se ne puo' dedurre che il calore avviene nei solidi per conduzione e nei liquidi per convezione o irradiazione [ o irraggiamento] -

    LA CONVEZIONELa propagazione del calore nei liquidi e nei gas avviene prevalentemente perconvezione, e comporta un effettivo moto delle particelle di fluido tra punti atemperature differenti; in effetti, se si produce una differenza di temperaturaall'interno di un liquido o di un gas, si stabilisce una corrente materiale di fluido. Ilmovimento può essere naturale o forzato. Se un liquido o un gas viene riscaldato, lasua densità ñ (massa per unità di volume Kg/m3) diminuisce. Trovandosi in uncampo gravitazionale, la parte di fluido più calda, e quindi meno densa, sale, mentrela parte più fredda scende. Questo movimento, dovuto solo alla non uniformità dellatemperatura nel fluido, viene detta convezione naturale. La convezione forzatainvece si ottiene se il fluido è sottoposto artificialmente a un gradiente di pressione,che lo mette in movimento, secondo le leggi della meccanica dei fluidi.Assistiamo a un esempio di convezione naturale nel riscaldamento di una stanza,durante il quale l'aria calda viene spinta a salire lungo i muri, mentre l'aria più freddaè attirata verso il radiatore. Poichè l'aria calda tende a salire e l'aria fredda a scendere,si ottiene la massima efficacia di funzionamento da radiatori e condizionatori d'ariainstallando i primi presso il suolo, e i secondi vicino al soffitto. Il fenomeno dellaconvezione naturale favorisce la risalita dell'aria calda e del vapore nelle caldaie, el'aspirazione dell'aria nei camini. La convezione spiega inoltre il movimento dellegrandi masse d'aria intorno alla Terra, l'azione dei venti, la formazione delle nuvole,le correnti oceaniche e il trasferimento di calore dall'interno alla superficie del Sole.
    IRRAGGIAMENTOIl trasferimento di calore, da un corpo a temperatura più alta ad un corpo atemperatura più bassa per irraggiamento ha caratteristiche notevolmente diverserispetto alle due modalità precedenti: si tratta infatti di un fenomeno essenzialmenteelettromagnetico, senza l’intervento di mezzi materiali, che lo conducano lotrasportino con moto convettivo, non richiede il contatto diretto tra i corpi e puòavvenire anche nel vuoto. In tal caso la trasmissione del calore sotto forma di ondeelettromagnetiche, ciò mediante radiazioni emesse dalla sorgente termica.Legge di Stefan-Boltzman: afferma che l'energia totale irradiata da un corponero, (in fisica, nome con cui si indica un corpo ideale che assorbe completamente laradiazione incidente sulla sua superficie, non esiste un corpo reale con taleproprietà), è direttamente proporzionale alla superficie del corpo e alla quartapotenza della sua temperatura assoluta.

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