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  • IN MEDIA SENZA ECCESSIVE ONDE DI CALORE

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  • POCO SOPRA MEDIA CON 2/3 ONDE CALDE DEGNE DI NOTA

    2 40.00%
  • CALDA CON ALMENO 3/4 ONDE DI CALORE

    0 0%
  • MOLTO CALDA CON FREQUENTE PRESENZA DELL' HP AFRICANO NEL TRIMESTRE

    1 20.00%
  • SOTTO LA MEDIA CON FREQUENTI TEMPORALI QUASI ANOMALA

    1 20.00%
  • CON POSSIBILI EVENTI ESTREMI

    1 20.00%
  • MOLTO ANOMALA, FRESCA NEL TRIMESTRE

    0 0%
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Risultati da 31 a 40 di 48

Discussione: Come sarà l'estate 2021

  1. #31
    ESPERTO L'avatar di PaoloCH
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    Complimenti Andrew, ottima quanto interessantissima spiegazione e delucidazione in merito! Il "problema" è rappresentato appunto dalla complessità e moltitudine di circostanze che interagendo, determineranno una buona dose del nostro destino estivo. Non ci resta che aspettare ancora un po' per provare a intravedere cosa vorrà fare questo "maledetto" monsone.....

  2. #32
    Andrew
    Guest

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    Citazione Originariamente Scritto da PaoloCH Visualizza Messaggio
    Complimenti Andrew, ottima quanto interessantissima spiegazione e delucidazione in merito! Il "problema" è rappresentato appunto dalla complessità e moltitudine di circostanze che interagendo, determineranno una buona dose del nostro destino estivo. Non ci resta che aspettare ancora un po' per provare a intravedere cosa vorrà fare questo "maledetto" monsone.....
    Grazie Paolo , si in effetti è cosi'.

  3. #33
    robert
    Guest

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    Come potrebbe essere la prossima estate 2021 ,

    su base statistica , index , trend climatico , e relative correlazioni

    con molta probabilita' non caldissima come la 2003 , la situazione SST Oceaniche in generale nel 2003 era ben diversa rispetto adesso
    in cui prevale ENSO -- con evento La Nina , anche il nord Atlantico e' mediamente piu freddo rispetto al periodo del 2003 quando anche ENSO prevaleva positiva con fase EL NINO fra il 2002 e 2003




    Anche altri index sono tendenzialmente per un estate 2021 mitigata anche da temporanee fasi piu fresche e piovose , esempio la QBO positiva che dovrebbe favorire una maggiore zonalita con periodi di matrice Atlantica
    in contesto bassa attivita Solare

    Come anche quasi impossibile un estate molto fresca come l estate del 1948 una delle piu 'fredde ' poiche il trend climatico indica ben altro , stagioni estive molto calde in particolare proprio in questo decennio fra il 2011 e 2020 , la serie estati molto calde in ordine cronologico 2012 , 2015 ( luglio 2015 CALDO RECORD ) , la caldissima estate del 2017 con agosto 2017 dal Caldo record , la calda estate del 2018 , e la calda estate del 2019 ( giugno 2019 CALDO RECORD )

    Ma l estate del 2003 e' stata epocale basti osservare questo grafico come e' stata ben piu calda , in assoluto la piu calda



    Quindi e' presumibile un estate 2021 nel complesso calda ma caratterizzata anche da brevi fasi piu fresche e piovose , con una anomalia superiore la media climatica di circa + 1 C.
    Ultima modifica di robert; 03 April 2021 alle 14:18

  4. #34
    Andrew
    Guest

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    Esatto robert, questa è la proiezione piu' valida al momento. Poi ovviamente se vi saranno delle correzioni in base agli index maggiori, non mancheremo d'aggiornarci.

  5. #35
    ESPERTO
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    Buongiorno gruppo..scusate la latitanza, ma i, trasloco ha reso tutti un po’ sofferenti. Oggi finalmente un po’ di tranquillità. Dunque scrivo, cosa che dovrei fare anche di mestiere, ma l’accidia è un brutto male! Ho votato per un’estate con ⅔ ondate molto calde, penso tra metà luglio e i primi di settembre. Del resto oramai il monsone si ritira tardi e fino all’equinozio d’autunno non c’è d a meravigliarsi se arrivano soffiate dal continente nero. Il riscaldamento dell’oceano indiano provocherà come negli ultimi anni molto umidità, che poi sul versante africano di Guinea si materializzerà con spinte verso nord di aria calda e secca. Mi preoccupa la siccità, che stiamo già provando. In sintesi credo che visto quanto scritto da Andrew, attività solare bassa assieme ad altri fattori contribuirà a rendere più sostenibile la stagione, più o meno come l’anno scorso con una primavera che si potrebbe inoltrare fino a fine giugno con temperature anche ben sotto media.
    Il blocco iberico però potrebbe rendere la previsione più complicata, essendo esso stesso una novità rispetto alle estati pre Duemila. La sua nascita dipenderà molto da altri fattori, le correnti oceaniche stanno rallentando, diminuendo o addirittura si stanno affievolendo e questo per dirla in breve è un gran casino. Lo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia farà il resto, ma prevedere cosa è difficile. Per uetaompunti su un ricalco del 2020, le condizioni per ora sembrano simili.
    Ora mi beccherò qualche strano dal Prof!!!!!
    Buona Pasqua a tutti...vi abbraccio forte e grazie ancora a Fulvio e gli Admin di questo sito per lo spazio che ci concedete. Una boccata d’ossigeno nel mare inquinato di internet
    M

  6. #36
    Andrew
    Guest

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    Ciao Moval , ti rinnovo gli auguri d'una Pasqua serena innanzitutto.

    Nessun "strano" non preoccuparti , poi solitamente le "tue" sono uscite oculate.

    Forse andrebbe ancora chiarita qualcosina sulla famosa "FALLA" a proposito del trimestre estivo e del passato pre new millennium.

    COS'E' UN CUT -OFF [ FIG. BARICA ] PERCHE' SI FORMA E COME MAI QUELLO IBERICO E' PARTICOLARMENTE PRESENTE NEL PERIODO ESTIVO IN CERTE ANNATE -

    Con il termine “Cut-Off” si intende una particolare figura barica a scala sinottica caratterizzata da una circolazione depressionaria, a carattere chiuso, molto ben strutturata nella media e alta troposfera. In genere il “Cut-Off” si origina in seguito alla propagazione, verso le medie latitudini, di una estesa saccatura (ondulazione ciclonica). Spesso l’affondo di un asse di saccatura verso sud favorisce l’isolamento di una giovane depressione, lungo la parte più meridionale dell’ondulazione ciclonica, che assume una piena autonomia, isolandosi dal flusso perturbato principale che scorre lungo le medie e alte latitudini. Per vedere la formazione di un “Cut-Off” occorre l’affondo di una estesa saccatura che da nord propaga i propri elementi verso sud. Nella maggior parte dei casi le saccature che interessano le medie latitudini derivano dal vortice polare o da profondi cicloni extratropicali che si collocano sopra i 50° di latitudine nord. Durante l’affondo della saccatura si può verificare una notevole intensificazione della “getto polare” che scorre a gran velocità lungo i bordi settentrionali dei promontori anticiclonici dinamici che seguono o precedono l’ondulazione ciclonica.
    In seguito il minimo di geopotenziale è seguito, nella maggior parte dei casi, dalla formazione di un minimo termico che si isola dalle preesistenti isoterme. L’isolamento di questo tipo di “Cut-Off” è responsabile delle principali fasi di maltempo che investono il Mediterraneo e l’Italia tra la tarda primavera, la stagione estiva e l’inizio dell’autunno, venendo caratterizzate da forti eventi precipitativi e temporali, anche di moderata o forte intensità, in grado di causare allagamenti e smottamenti. Ma non sempre la formazione del minimo di geopotenziale può essere seguita dalla formazione del minimo termico. In questi casi avremo un “Cut-Off” di tipo “dinamico”. Ciò capita soprattutto quando si viene ad isolare un vortice depressionario in quota, senza che vi siano variazioni sostanziali delle preesistenti isoterme. Tale conformazione, che identifica la circolazione depressionaria solo in quota, può richiamare dei flussi di aria calda (avvezione calda) ad oriente, con l’impennata verso nord degli anticicloni sub-tropicali, mentre ad ovest avviene la discesa di aria più fredda che può alimentare la struttura depressionaria alle alte quote.Un esempio su tutti di “Cut-Off dinamico” è quello rappresentato dalla famosa “lacuna barica iberico-marocchina”, una modesta circolazione depressionaria in quota (nella media e alta troposfera) che periodicamente si localizza nel vicino Atlantico, davanti le coste del Marocco e del Portogallo. Questa particolare configurazione è accompagnata da un’area con valori di geopotenziali inferiori a quelli delle zone circostanti, senza una necessaria diminuzione della pressione atmosferica a livello del mare, che di solito si mantiene su valori medio-bassi. Una volta isolata questa “lacuna barica”, oltre ad allontanare l’anticiclone delle Azzorre in pieno oceano, determina sul suo bordo più orientale la risalita di intense onde mobili di calore, coadiuvate in quota dalla spinta verso nord dell’anticiclone nord-africano, che dai deserti del Marocco e dell’Algeria si spostano verso il Mediterraneo centro-occidentale e l’Italia.
    Difatti il movimento di un “Cut-Off” è molto difficile da prevedere in quanto può isolarsi anche all‘interno di un robusto campo anticiclonico, con valori barici al suolo di oltre i 1020-1022 hPa, oppure rimanere isolato tra due distinti anticicloni che possono rendere il vortice depressionario in quota quasi stazionario o persino retrogrado. Queste sono le situazioni più pericolose per il rischio di eventi alluvionali, soprattutto nel periodo autunnale, dato che la circolazione depressionaria a carattere freddo in quota stazionando per più giorni sopra il mare molto caldo darà luogo a forti episodi d’instabilità atmosferica, con lo sviluppo di intensi “sistemi temporaleschi a mesoscala” che se resi stazionari dall’orografia possono produrre anche dei “flash floods” (alluvioni lampo) sull’area interessata.


  7. #37
    Andrew
    Guest

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    La formazione di un “Cut-Off” avviene solitamente dal distacco della parte più meridionale della saccatura ad opera di un rinvigorimento della “corrente a getto” che scorre lungo i margini settentrionali delle onde anticicloniche. Se questo processo accade per merito della “corrente a getto” parleremo di “stretching”. Se avviene tramite un Warm Conveyor Belt (flusso convogliatore di aria calda) si tratterà di una ciclogenesi. Bisogna ricordare che in entrambi i casi il “Cut-Off” è originato da un incremento della vorticità relativa, con una conseguente diminuzione di quella planetaria. Ciò in base al principio di conservazione della vorticità assoluta nel caso in cui la saccatura progredisca a latitudini più meridionali. Il “Cut-Off” è quindi una configurazione sinottica derivante dal distacco della parte meridionale di una saccatura nella precedente fase di “tear-off”.
    In caso di “stretching” il Warm Conveyor Belt diminuirà gradualmente la sua intensità andando successivamente ad esaurirsi. In tal modo il “Cut-Off” perderà ogni elemento identificativo nei bassi strati, trasformandosi in un più generici “Upper level low”. Alle latitudini mediterranee i “Cut-Off” sono molto frequenti. Ciò è dovuto alla conservazione della vorticità assoluta. La diminuzione della vorticità planetaria, dovuta ad una progressione della saccatura verso le latitudini tropicali, causerà un incremento della vorticità relativa. Qualora il Warm Conveyor Belt risultasse predominante essa tenderebbe a divenire di tipo “rearward”, creando, al contempo, un processo frontogenetico nei bassi strati. Lo stadio evolutivo finale di un “Cut-Off”, sia per “stretching” che per ciclogenesi, è rappresentato dall’”Upper level low”. In particolare nel primo caso questa fase viene raggiunta molto rapidamente, mentre nel secondo è possibile definirla solo quando la baroclinicità nei bassi strati risulterà sensibilmente attenuata.

  8. #38
    Andrew
    Guest

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    L'ABBIAMO GIA' AMPIAMENTE TRATTATO L'ARGOMENTO CMQ , RAGA NEL 2018; E C'E' NEL SOMM. DEL FORUM AL TITOLO ........"PERCHE' C'E' SPESSO LA FALLA IBERICA" .. .. ...

    ECCO ALCUNI ESTRATTI :

  9. #39
    Andrew
    Guest

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    con la presenza dell'Azzorre, niente falla. Ma come detto da due decenni ++ cut-off iberico.

    E ieri ho appunto specificato come il Jet si muova a seconda delle fig. bariche che trova - Osservare sotto .. ... .. ,,,

  10. #40
    Andrew
    Guest

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    NIENTE FALLA E IL JET SCORREVA ALTO. . . . . . . . . . . SI VEDE ??''

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