Originariamente Scritto da
Andrew
IL MIO SYSTEM IN USO E' IL NAMU D.F. - Cosa si intende per sottosistemi di un modello climatico?“I modelli climatici classici sono formati da equazioni che descrivono la dinamica di singoli sottosistemi del sistema clima: l’atmosfera, gli oceani, i ghiacci, le terre, la biosfera. Su questi sottosistemi agiscono degli influssi esterni, quelli naturali come la radiazione solare e le polveri vulcaniche, e quelli di origine umana, come l’aumento di gas ad effetto serra – come l’anidride carbonica – e altri inquinanti, nonché il fenomeno della deforestazione”-
Su quale presupposto si basa il collegamento tra rete neurale e cambiamento climatico?
“Il cervello di un bambino che cresce aggiusta pian piano i propri circuiti neuronali e impara infine semplici regole e relazioni causa-effetto che regolano l’ambiente in cui vive, per esempio per muoversi correttamente all’interno di esso. Come questo bimbo, il modello di cervello artificiale che abbiamo sviluppato ha studiato i dati climatici disponibili e ha trovato le relazioni tra i fattori naturali o umani e i cambiamenti del clima, in particolare quelli della temperatura globale. È importante sottolineare che il cervello artificiale impara da zero, senza nessuna conoscenza pregressa del sistema, ma solo partendo dai dati che ha”.
“Si osserva una rispondenza con i modelli climatici classici. Di fatto nell’intelligenza artificiale il principio è scevro di informazioni, pertanto i diversi elementi perturbativi esterni sono inseriti e piano piano il cervello ‘impara’, cioè la ‘forza delle sinapsi’ cambia, fino a fissarsi definitivamente con la scoperta delle leggi di funzionamento del sistema. Da qui l’individuazione delle cause dei cambiamenti climatici. I nostri risultati sono chiari a partire dal 1910. Innanzi tutto, le reti neurali da noi costruite confermano che la causa fondamentale del riscaldamento globale degli ultimi 50 anni è l’aumento di concentrazione dei gas serra, dovuto soprattutto alle nostre combustioni fossili e alla deforestazione. Nell’ultimo secolo si osserva che, mentre l’influsso solare non ha avuto alcun peso sulla tendenza all’aumento degli ultimi decenni, le sue variazioni hanno causato almeno una parte dell’incremento di temperatura cui si è assistito dal 1910 al 1945. La pausa nel riscaldamento registrata tra il 1945 e il 1975, invece, è dovuta all’effetto combinato di un ciclo naturale del clima visibile particolarmente nell’Atlantico e delle emissioni antropiche di particelle contenenti zolfo, a loro volta causa di cambiamenti nel ciclo naturale. Di fatto tutti questi modelli attribuiscono alle azioni umane, in particolare all’emissione di gas serra come l’anidride carbonica, l’aumento delle temperature nell’ultimo mezzo secolo, e questa uniformità di risultati non sorprende, poiché i modelli sono piuttosto simili tra loro. Un’analisi completamente diversa consente ora di capire meglio che questi risultati sono solidi“.