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Discussione: Come sarà l'estate 2021 ?

  1. #91
    Andrew
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    Si vede il prospetto di forti piogge nel trimestre nella regione sub -sahriana. Questo indurrebbe all'i.t.c.z. Una risalita corposa seppur in maggiorita' dei casi ad ondate , ossia con durate limitate a 5 / 6 gg.

  2. #92
    Andrew
    Guest

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    FATTORE QUESTO SPIEGATO SOTTO DI RILIEVO ASSOLUTO -

    L’attenzione alle precipitazioni nell’area Saheliana è divenuta più alta dopo la siccità che ha colpito l’area fra gli anni 70 e 80 del XX secolo, e ciò ha anche portato ad un certo incremento delle conoscenze che restano comunque parziali anche in virtù del progressivo deterioramento delle reti pluviometriche locali. Ciò è attestato ad esempio da un lavoro comparso sull’International Journal of Climatology nel 2003 dal quale si evince che dalle 51 stazioni presenti nel 1921 si è passati alle 152 del 1951, alle 188 del 1971, alle 102 del 1991 per giungere infine alle 35 del 2003 (figura 3), numero largamente insufficiente per costruire una climatologia delle precipitazioni di un’area tanto vasta (se la rete pluviometrica sinottica dispone per l’Italia di 200 stazioni per un areale grande più di 7,4 volte ne dovrebbero grossomodo occorrere 1500. Ciò peraltro costituisce un curioso apologo di un mondo che nonostante l’enorme preoccupazione per la “catastrofe climatica prossima ventura” si scorda che prima di usare l’aggettivo “catastrofe” bisognerebbe quanto meno esprimere i fenomeni in termini quantitativi tramite adeguate misure, come ci insegnò Galileo. Occorre peraltro dire che la penuria di stazioni di misura al suolo è oggi almeno parzialmente surrogata dal remote sensing da satellite (es: Tropical Rainfall Measuring Mission – TRMM).
    Il regime precipitativo
    Se si analizza il regime annuale delle precipitazioni del Sahel e della zona al contorno (Nicholson, 2013) si colgono 4 fasi temporali successive e cioè una fase oceanica (in media da novembre a metà aprile), una fase costiera (in media a metà giugno), una fase di transizione (fra terza decade di giugno e primi di luglio) e una fase continentale saheliana (in media da metà luglio a settembre, con il 24 di giugno come data media d’inizio). Durante la fase saheliana la pioggia raggiunge la massima intensità e la zona di picco si colloca a sud del Sahel a circa 10° Nord di latitudine.
    A ulteriore dettaglio di tale schema occorre segnalare che il periodo piovoso dura mediamente 2 mesi nella fascia più a Nord del Sahel, ove cadono in media 200 mm l’anno, e 4-5 mesi in quella più a sud, dove cadono in media 500-600 mm/anno. Inoltre Il Sahel è occasionalmente interessato da piogge invernali di entità assai modesta (meno di 25 mm l’anno).
    Figura 3 – Evoluzione della rete pluviometrica relativa all’areale del Sahel e alle zone al contorno come evidenziata da Dai et al. (2004)

  3. #93
    Andrew
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    Il monsone dell’Africa Occidentale
    La pioggia che cade da giugno a settembre sul Sahel è di natura monsonica (Monsone dell’Africa Occidentale) in quanto ha origine dal contrasto termico fra il Sahara e l’Oceano Atlantico equatoriale. Infatti dal punto di vista dinamico il monsone si regge sull’afflusso di aria umida da sudovest (Golfo di Guinea) guidato dalla depressione termica che staziona sul Sahara occidentale con centro a 20°N (figura 4). In tale schema un ruolo chiave è giocato da due correnti a getto con direzione est-ovest e cioè il Tropical Easterly Jet (TEJ) posizionato nell’alta troposfera intorno a 200 hPa e l’African Easterly Jet (AEJ) posizionato nella media troposfera fra 600 e 700 hPa (figura 5). A tali correnti a getto da est si associano a bassa quota delle correnti occidentali (westerlies) che nelle annate più piovose si intensificano trasformandosi in jet di bassa quota.

  4. #94
    Andrew
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    La suddetta transizione fra fase costiera e fase continentale è di norma improvvisa e si accompagna all’inversione della circolazione a bassa quota che mentre prima era da ovest (westerlies) si dispone ora da est (African Easterly Waves – AEW). L’inversione della circolazione a bassa quota è associata all’irrobustirsi della depressione termica sahariana (figura 4) ed è accompagnata dall’innesco della convezione profonda e dallo spostamento delle strutture precipitative da 5° a 10°N. Al riguardo si noti che sull’area le strutture precipitative caratteristiche del monsone sono in genere costituite da bande precipitative a mesoscala, che sono responsabili di oltre l’80% dell’intera pioggia che cade sull’area e che sono tutt’altra cosa rispetto alle piogge frutto di instabilità locale.
    E’ altresì interessante notare che la zona di convergenza intertropicale (ITCZ) parrebbe giocare un ruolo marginale nel fenomeno in esame in quanto un’area di subsidenza separa l’ITCZ dalla zona di massima precipitazione, disaccoppiandola di fatto dalla stessa.
    La data media d’inizio del monsone nel Sahel è il 24 giugno ed in un primo tempo il fenomeno procede con lentezza e si caratterizza per una successione di fasi attive e inattive. Le simulazioni mostrano che l’innesco e la successiva temporizzazione del monsone sono legati alle dinamiche a macroscala che si estendono ben oltre l’areale del Sahel. Più in particolare l’inizio dipende dalla propagazione verso ovest dell’onda di Rossby associata al Monsone indiano e che raggiunge l’Africa Occidentale 7-15 giorni dopo, innescando la convezione nel Sahel. Fra i fattori locali gioca inoltre un ruolo significativo l’interazione fra l’AEJ e l’orografia. Al riguardo si noti che mentre AEJ è limitato all’Africa, TEJ è parte di una corrente a getto ben più ampia che si estende all’Oceano Indiano ove presenta un nucleo di massima intensità.

    LE POPOLAZIONI LOCALI ASSOCIANO DA TEMPO [ E GLI STUDIOSI L'HANNO SCOPERTO DA DUE DECENNI...] POSSIBILITA' DI STAGIONE DI PIOGGE INTENSE NELL'AREA DEL SAHEL, ALLORQUANDO DURANTE MAGGIO IL MASSICCIO DEL TIBESTI TRA LIBIA MERID. E CHAD, INIZIA AD AVERE PERSISTENTI SUBTRATI DI NUBI PRESSO LA SUA VETTA, CHE SI TROVA A BEN 3445 MT.
    QUESTO FATTORE SAREBBE O E', PRECURSORE DI PIOGGE INTENSE PIU' A SUD , APPUNTO NELLA REGIONE DEL SAHEL. ECCO SOTTO LA COLLOCAZIONE DEL MASSICCIO MONTUOSO :

  5. #95
    Andrew
    Guest

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    CIO' DUNQUE A COSA POTREBBE [ condiz. ancor d'obbligo vista la distanza ....ma specifichiamo che questi studi sono molto moderni {attuali} e precisi per cui affidabililita' medio-alta ]
    CONDURRE ..?'

    AD UN FINE GIUGNO /LUGLIO CON UN + 2-2.5° C. DI MEDIA SUPERIORI -

  6. #96
    Andrew
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    IL "CORE" RISULTEREBBE TRA LA FRANCIA ED IL NORD /NW ITALIA , PERCHE' SECONDO CALCOLI LA STRUTTURA [ ANTIC. SUBTROP. ] RISULTEREBBE OCCIDENTALIZZ. COME NEGLI ULTIMI TEMPI e/o ESTATI . -

    QUESTO DETERMINATO DA : La situazione dei venti nei bassi strati vede la presenza di un aliseo teso e ben strutturato nella zona occidentale del Sahara per la presenza di una cella anticiclonica in rinforzo a nord, centrata sull'Algeria. Mancanza di una cella di pari caratteristiche nella parte est che blocchi l'entrata del vento da nord-ovest dal Mediterraneo. In questo contesto l'aliseo rimane debole e l'ITF potrà salire. Non visibile in questa carta, ancora più a est c'è il rinforzo dell'HP subtropicale tra Arabia e India.

    Sotto, a conferma dell'analisi appena esposta, notiamo come la zona verde di dewpoint alto che rappresenta l'entrata del monsone / semestre umido sia schiacciata molto a sud dall'aliseo nella parte ovest. Al contrario, i venti umidi da sud ovest / Golfo di Guinea fluiscono nell'Africa centrale senza particolare opposizione. Se rimane così è molto probabile che nelle prossime settimane ci sia interazione con la parte occidentale della cella arabica e l'E-ITCZ salirà sopra la media.



  7. #97
    Andrew
    Guest

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    Anche se ancora risulta un pò presto per cercare di delineare un pò meglio la situazione per la prossima stagione estiva,alcuni indicatori come il Sahel PWAT propendono per un monsone dell'Africa occidentale particolarmente attivo.

  8. #98
    Andrew
    Guest

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  9. #99
    Andrew
    Guest

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    D'ALTRA PARTE COME BEN MOSTRA QUESTO GRAFO, LA LINEA [ ITCZ ] E' STATA SEMPRE PIU' ALTA NLLA PARTE WESTERN RISPETTO ALLA EASTERN .-

  10. #100
    Andrew
    Guest

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