Pagina 1 di 33 12311 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 324

Discussione: FEBBRAIO '21 - TRA POSSIBILI AFFONDI FREDDI E RIPRESE ATLANTICHE [ anche d'HP..] -

  1. #1
    Andrew
    Guest

    Predefinito FEBBRAIO '21 - TRA POSSIBILI AFFONDI FREDDI E RIPRESE ATLANTICHE [ anche d'HP..] -

    Buondi' e bentrovati, come consuetudine a 3a decade iniziale apriamo il thread successivo per inquadrare o almeno "ipotizzare" ma sempre su basi scientif., il mese seguente di Febbraio, che spesso ha relegato il Mediterr. e L'Italia a condizioni di freddo e gelo, come rammentato su altri temi in quel del 2012 proprio nel medesimo mese, con abbondanti nevicate sparse sul ns paese. Avremo qualcosa anche in quest'Inverno che in molti hanno seppellito in verita' gia' in Novembre se non prima ..?' E che invece ha dato prima alcune nevicate sul Nord e poi abbondanti sul Centro e anche al Sud [ vedere Potenza e App. centro-merid. ] ma direi su tutto l'arco della ns spina dorsale appenninica.
    Quindi vedremo qualcosa senza "urlare" all'evento storico ma cmq una o piu' fasi di freddo oppure sara' un mese con viatico scialbo ed incolore per tutti i suoi 28 gg. ?''

    ALLORA INIZIAMO DA QUESTO GRAFO :


    ESSO RAPPRESENTA I POSSIBILI PATTERNS PIU' IDENTIFICATIVI DELLA STAGIONE E VERSO QUALI DI ESSI CON ++ ALTA PROBABILITY SI VADA : EMERGEREBBE o EMERGE PROPRIO, SIA UNA NAO-- CHE UNO SCAND /BLOCK; PER CUI LA SITUAZ. A LIVELLO BARICO D'ANALISI CHE PIU' IDENTIFICA UNA CONFIGURAZIONE , OSSIA I 500mmb. SAREBBE QUESTA : QUESTO E' PER QUEL CHE CONCERNE LA 1A PARTE OVV. LA 1A DECADE MENSILE; A CIO' DOVREMO AGGIUNGERE L'APPORTO SIGNIFICATIVO DELL'INTELL. ARTIFICIALE col SUPPORTO DEL SOFTWARE di SVILUPPO degli ALGORITMI CHE CI DARANNO UN AUSILIO NON INDIFFERENTE ALLA PROIEZIONE COME E' GIA' STATO PER TUTTI I MESI DA QUAND'ESSO E' IN USO. VEDIAMO : E ORA VEDIAMO DI FAR ESERCIZ. DI COMPARAZIONE COL MOD. A + LUNGA SCADENZA DI GFS :

    BE', DIREI SIMILITUDINI IMPORTANTI.. ... .. ,,, VEDREMO CON GLI AGGIORNAMENTI A FINE DEL MESE DI GENNAIO SU QUEST'ANTEPRIMA.

    ​Grazie - Andrew & Fulvio MeteoLand -

  2. #2
    MODERATORE ESPERTO L'avatar di Moebius24
    Data Registrazione
    Nov 2009
    Località
    Costigliole d'Asti (242 m s.l.m.); Torino
    Messaggi
    7,468

    Predefinito

    Buongiorno Andrew e bella analisi come al solito! potrebbe essere di buon auspicio per delle belle rodanate??
    Un altra considerazione che faccio facendo una semplice osservazione, quindi mi correggerai se sbaglio prof: quest'anno I VARI Split del VP che si verificano in seguito ai vari strat warming, sembrano favorire il comparto europeo/asiatico, piuttosto che gli States Orientali come normalmente avviene più di frequente. Siamo abitutati a vedere delle vere e proprie tempeste di neve sulla east coast che quest'inverno vedo solo in piccola misura: sbaglio? La domanda quindi è: cosa "decide" la direzione della corrente gelida che dal VP scende in una piuttosto che nell'altra direzione?

  3. #3
    ESPERTO L'avatar di Rene'
    Data Registrazione
    Nov 2014
    Località
    latisana (ud) 7 mt. s.l.m.
    Messaggi
    745

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Moebius24 Visualizza Messaggio
    Buongiorno Andrew e bella analisi come al solito! potrebbe essere di buon auspicio per delle belle rodanate??
    Un altra considerazione che faccio facendo una semplice osservazione, quindi mi correggerai se sbaglio prof: quest'anno I VARI Split del VP che si verificano in seguito ai vari strat warming, sembrano favorire il comparto europeo/asiatico, piuttosto che gli States Orientali come normalmente avviene più di frequente. Siamo abitutati a vedere delle vere e proprie tempeste di neve sulla east coast che quest'inverno vedo solo in piccola misura: sbaglio? La domanda quindi è: cosa "decide" la direzione della corrente gelida che dal VP scende in una piuttosto che nell'altra direzione?
    Mi lancio ....e provo a dare la risposta
    Secondo me le cose che decidono le direttrici delle colate fredde sono le wave ossia i due principali anticicloni che così facendo modulano le uscite della corrente a getto e di conseguenza le irruzioni fredde
    ..... poi magari ho sparato na cavolata..

  4. #4
    MODERATORE ESPERTO L'avatar di Fabio93
    Data Registrazione
    Feb 2019
    Località
    Mercato S.Severino-SA 150 m.slm
    Messaggi
    1,533

    Predefinito

    Probabilmente il desplacement del VP lo ha fatto sbilanciare verso il comparto euro asiatico, diversamente da altri anni dove il VP era sbilanciato sul comparto canadese e questo provocava forti ondate di gelo negli States orientali e forti depressioni atlantiche in uscita dal Canada.

  5. #5
    Andrew
    Guest

    Predefinito

    INIZIAMO COL PROIETTARE L'EVOLVERSI DEL VPs AD INIZIO MESE :

  6. #6
    Andrew
    Guest

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Rene' Visualizza Messaggio
    Mi lancio ....e provo a dare la risposta
    Secondo me le cose che decidono le direttrici delle colate fredde sono le wave ossia i due principali anticicloni che così facendo modulano le uscite della corrente a getto e di conseguenza le irruzioni fredde
    ..... poi magari ho sparato na cavolata..

    Quasi perfetta la tua risposta. Bravissimo ... ... ... ,,, ,,

  7. #7
    Andrew
    Guest

    Predefinito

    Quando si guarda alla struttura polare artica , gli Index preponderanti sono l'AO e la NAO ma anche ovviam. il NAM per monitorarne l'intera colonna.
    Ma sono le Onde W1 e W2 sopratt. a distribuire il freddo nell'Emisfero in oggetto. Poco c'entra la collocazione nel "momentum" del nucleo se sull'Asia o sugli States , visto che un lobo , ​frantumato da uno stratwarming , puo' esser sballottato dall'onda sino al lato opposto emisferico. Accade piu' di rado ma accade. Piu' frequentemente viceversa lo spostam. durante una saccatura fredda e di alcune migliaia di km. al Max.

  8. #8
    Andrew
    Guest

    Predefinito

    E' bene ogni tanto ricordare che la trasmissione di moto zonale da parte della stratosfera verso i piani via via inferiori fino anche in troposfera non sia esclusiva prerogativa di un ESE di tipo cold il quale DEVE realizzare non solo le condizioni di vps strong ma anche avvenire rispettando le proiezioni ortogonali dell'Arctic Oscillation.
    La trasmissione di moto infatti può concretizzarsi ad opera di un vps profondo senza disturbare necessariamente il NAM qualora realizzi le condizioni idonee (attraverso le EPV e la profondità del core della struttura - normalmente =< 2820 dam a 10 hpa) per incidere sui piani inferiori anche se la sua posizione o la sua conformazione non integri gli estremi di un evento strato estremo tipo cold.
    Un concreto esempio è oggi fornito dalle cromografie, ormai da giorni confermate, dal modello inglese il quale, contestualmente ad un netto richiamo di flussi di calore su w1, evidenzia una trasmissione di momento west verso il basso a causa della compressione imposta in alta stratosfera sulla massa. Il momento che la stratosfera imporrà nei confronti della troposfera è decisamente forzante e l'intensità ragguardevole del flusso di calore presenta le caratteristiche di ampiezza e di profondità della wave 1.
    In questa fase viene sottratta energia alla canalizzazione delle 2 onde (heat flux e momentum 2) e l'azione va ad incidere profondamente in stratosfera ad iniziare dai piani più alti (1/5 hpa).
    Appurata quindi la capacità di trasmissione di moto dalla stratosfera, la temporanea modifica della struttura della colonna del vps, potrebbe dar luogo ad una modifica dell'allocazione delle masse d'artiche anche in troposfera conferendo nel contempo una moderata iniezione di vorticità potenziale in area canadese (caratteristica dell'iniezione di W1 in caso di strato forzante).
    Non è certamente semplice dipanare in questa sede le confuse determinazioni long range da parte dei modelli che intuiscono ma hanno pochi elementi per creare sinottiche coerenti con lo stato attuale della troposfera.
    Ad oggi vedo estremamente coerente con l'impianto in essere l'instaurazione di una contrapposizione in sede euroatlantica di un contenuto ma visibile rinforzo del vortice canadese rispetto ad una importante opposizione eurasiatica dovuta all'estesa termicizzazione del continente.
    Tale situazione, qualora nei termini sopra descritti, dovrebbe condurre ad un'ulteriore intensificazione dei flussi di calore dapprima su w1 e poi anche su w2 con conseguente determinante incisione sulle dinamiche del vortice polare stratosferico.

  9. #9
    Andrew
    Guest

    Predefinito

    A mio parere la statistica sconta periodi troppo brevi di analisi e con peculiarità troppo marcate per poterne fare una media attendibile.
    Sono troppo pochi gli anni che non hanno scontato situazioni marcatamente condizionanti.

    Gli anni '90 hanno scontato una forte carenza di ozono artico con poche eccezioni.
    Almeno gli ultimi 10/15 hanno scontato gli effetti dell'amplificazione artica.
    La normale variabilità senza gli effetti forzanti precedenti dovrebbe affidarsi alle forzanti teleconnettive incidenti (QBO/ENSO/SAI o SCE/PDO, ecc) e che quindi non escludono comunque a priori uno strat cooling.

    A mio modo di vedere occorre ragionare sul mutato panorama emisferico e molto meno sulla statistica

  10. #10
    ESPERTO L'avatar di Rene'
    Data Registrazione
    Nov 2014
    Località
    latisana (ud) 7 mt. s.l.m.
    Messaggi
    745

    Predefinito

    Grazie ....in su di dai e dai qualcosa mi entra nella testa...
    Merito Tuo e di Fulvio che giornalmente divulgate scienza...

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •