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Discussione: GENNAIO 21 : Partenza col freddo ..?'

  1. #401
    ESPERTO
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    Nov 2018
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    Latisana - UD
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    Buongiorno meteoland. mi sa che l'inverno andrà in stand by per molto tempo...purtroppo
    Rischiamo di trascorrere i giorni della merla addirittura con valori termici sopra le medie climatiche su buona parte del Paese, grazie ad una probabile rimonta dell'alta pressione, proprio a cavallo tra gennaio e febbraio. Come possiamo vedere dalla mappa sottostante, se ciò venisse confermato, le temperature sarebbero destinate a salire di parecchi gradi (fino a +8°C rispetto alle medie climatiche), su buona parte della nostra penisola.

  2. #402
    Andrew
    Guest

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    Citazione Originariamente Scritto da loris Visualizza Messaggio
    Buongiorno meteoland. mi sa che l'inverno andrà in stand by per molto tempo...purtroppo
    Rischiamo di trascorrere i giorni della merla addirittura con valori termici sopra le medie climatiche su buona parte del Paese, grazie ad una probabile rimonta dell'alta pressione, proprio a cavallo tra gennaio e febbraio. Come possiamo vedere dalla mappa sottostante, se ciò venisse confermato, le temperature sarebbero destinate a salire di parecchi gradi (fino a +8°C rispetto alle medie climatiche), su buona parte della nostra penisola.

    Dipende che s'intende per "inverno" in Mediterr. e cosa per "stand by". Finora questo è stato normale come inverno e credo che anche l'eventualita' d'un miglioramento rientra nella casualita'.

  3. #403
    Andrew
    Guest

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    FACCIAMO CHIAREZZA SULLE DINAMICHE DEL VPS/T E GLI AVVENTI FREDDI;
    ORA COME ORA, NON ABBIAMO BISOGNO D'ALTRI S.W. PER AVER DELLA AVVEZIONI FREDDE VI SONO BEN 2 LAGHI GELIDI DA CUI POSSONO ARRIVARE NELL'EMISFERO BOREALE. LA QUESTIONE [ o la palla se si vuole.. ..] PASSA ALLA SINOTTICA.. .. .. .. ,,,,, ,,,

    ALLORA , QUESTION TIME : QUAL'E' LA CONFIGURAZIONE PER CUI POSSA ARRIVARE UN AZIONE FREDDA SUL MED ARTICA e/o CONTINENT. E CHI NE' SAREBBE LA VERA PROTAGONISTA .. ..?''


    Qualcuno sa' rispondere ad una in fondo semplice question meteo ?'' [ se molti qui si sentono appassionati della materia....]

  4. #404
    Andrew
    Guest

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    ESEMPI ESPLICATIVI D'UN QUADRO SINOTTICO : Dal 3 al 5 gennaio 2019 il mediterraneo orientale è stato interessato da una forte irruzione di aria fredda di origine artica che ha determinato una diminuzione delle temperature su tutta la nostra penisola più sensibile sulle regioni centrali adriatiche e su quelle meridionali. La traiettoria orientale dell’afflusso freddo ha causato la formazione di un minimo depressionario al suolo che per oltre 48 ore è rimasto quasi stazionario tra il basso Adriatico e la Grecia, il quale ha convogliato – sulle nostre regioni centro-meridionali – l’aria fredda che affluiva sui Balcani. In quota, a 500 hPa, abbiamo assistito ad un calo dei geopotenziali fino a 530 dam dove per altro si misuravano temperature molto basse (-38°C).
    Si tratta di una configurazione barica non nuova per il nostro mediterraneo, anzi, piuttosto ricorrente durante il semestre freddo; una configurazione che espone il versante adriatico, quello Ionico, parte della Calabria tirrenica, la Sicilia settentrionale e la dorsale appenninica a precipitazioni le quali, sulle regioni centro-meridionali adriatiche, sono causate dall’effetto ASE (Adriatic Snow Effect), un fenomeno che determina forte instabilità a causa del contrasto tra l’aria molto fredda in arrivo dai Balcani e quella più tiepida ed umida presente sul mare Adriatico. Inoltre, la presenza della catena appenninica favorisce un’accentuazione dell’instabilità sul versante orientale (sopravvento) grazie all’ascesa forzata delle masse d’aria (ulteriore raffreddamento e condensazione), nel tentativo di superare il rilievo orografico. Dopo aver oltrepassato la catena appenninica le masse d’aria giungono sul versante tirrenico povere di umidità per cui le precipitazioni risultano praticamente assenti. Con simili configurazioni, affinchè si verifichino precipitazioni anche sul versante occidentale occorre un contributo di aria umida dal Tirreno, magari con la formazione di un minimo orografico sulla costa della Campania (Ponza Low?). Contributo umido che tra il 3 e il 5 gennaio non c’è stato eppure le precipitazioni, anche se deboli, non sono mancate. Precipitazioni che considerate le basse temperature hanno assunto carattere nevoso fino in pianura, estendendosi fin sulla costa. Per quale motivo?
    In primis la configurazione al suolo che ha fatto registrare un gradiente barico orizzontale molto debole nella parte finale dell’evento. Il minimo al suolo ha fatto registrare valori intorno ai 1010 hPa (piuttosto elevati) e addirittura dal pomeriggio-sera del 4 gennaio si è portato al di sopra dei 1015 hPa, ampliandosi. Questo ha determinato un’ulteriore attenuazione del gradiente barico orizzontale (differenza di pressione al suolo tra settore occidentale e orientale del mediterraneo) con conseguente diminuzione dell’intensità del vento fino a divenire quasi calmo. Questo ha favorito una minore dispersione di umidità in considerazione anche della qualità della massa d’aria presente in quota: -38°C a 500 hpa (circa 5300 metri) e -9°C a 850 hPa (circa 1500 metri).

  5. #405
    Andrew
    Guest

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    La ragione per la quale puo' giungere del freddo in questo PRECISO MOMENTO DELL'ANNO , ​non dipende piu' solo dalle dinamiche polari ma da... ... ... ??????'''''

  6. #406
    Andrew
    Guest

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    Lo chiariamo subito senno' mi sa' che facciamo ......estate, a farlo..... ,,, ,, ,,,

    N° 1 - LA MODULAZIONE ROSSBY !

    Leggere qui nota dal CNR [ Consiglio Naz. della Ricerche ] -

    1 IL PROBLEMA SCIENTIFICO
    Obiettivo generale è quello di studiare le ano-
    malie climatiche della regione Mediterranea
    indotte da anomalie in regioni remote via tele-
    connessioni diretta delle onde di Rossby, o
    indiretta di anomalie meteo-climatiche che
    usano le onde di Rossby come guida d’onda.
    Nel periodo invernale, la regione Euro-
    Mediterranea è sotto l’influsso dell’oceano
    Atlantico. Nella stagione fredda, l’onda pla-
    netaria in uscita dal continente Nord
    Americano porta le tempeste, e quindi anche
    le precipitazioni, verso l’Europa nord-occi-
    dentale o verso il Mediterraneo. L’intensità
    delle correnti atmosferiche associate a questa
    onda dipende dal gradiente termico tra le
    regioni tropicali ed le regioni polari, mentre la
    fase dipende dalla differenza termica tra le
    regioni orientali del Canada e le acque della
    corrente del Golfo. Per esempio, un lieve
    cambiamento della fase di questa onda può
    significare un inverno relativamente secco o
    molto piovoso in Mediterraneo (Blackmon,
    1984; Hoskins & Hodges, 2002).
    Nel periodo estivo il gradiente termico tra le
    regioni tropicali e le regioni polari è minore,
    per cui la circolazione planetaria è meno
    intensa, per cui diventano importanti le tele-
    connessioni della regione Mediterranea con le
    regioni tropicali o sub-tropicali. Di particola-
    re importanza per il Mediterraneo sono il
    monsone Asiatico ed il monsone Africano, e
    le anomalie di temperatura superficiale degli
    oceani (Rodwell & Hoskins, 2001; Raicich et
    al, 2001).
    2 ATTIVITÀ DI RICERCA
    È stato sviluppato un modello di circolazione
    atmosferica planetaria sulla sfera. Il modello
    nella sua forma spettrale ha cinque livelli in
    verticale, ed è integrato numericamente per lo
    studio degli aspetti nonlineari (Lin & Derome,
    2004). Il modello ha una sua forma semplifi-
    cata, in approssimazione barotropica, che è
    integrato analiticamente. Con questo modello
    si stanno studiando le strutture delle onde pla-
    netarie, e la propagazione delle perturbazioni
    climatiche che su di esse viaggiano.
    Lo studio viene effettuato con l’obiettivo di cal-
    colare i tempi e le traiettorie di queste perturba-
    zioni in funzione della loro dimensione e posi-
    zione in relazione alla intensità del flusso atmo-
    sferico zonale e della fase dell’onda portante.
    In Figura 1 si mostrano le velocità di propaga-
    15
    Anomalie climatiche e onde planetarie
    G. Dalu, M. Baldi, G. Maroscia, M. Gaetani
    Istituto di Biometeorologia, CNR, Roma, Italia
    g.dalu@ ibimet.cnr.it
    SOMMARIO: Le onde planetarie o di Rossby sono le più grandi presenti nell’atmosfera e nel mare e, a causa
    della loro lentezza, sono importanti per le previsioni stagionali. Infatti la loro scala dei tempi e dell’ordi-
    ne di 20-40 giorni, e spesso, nell’emisfero boreale, sono quasi-stazionarie a causa dell’alternanza dei con-
    tinenti con le loro montagne e dei mari che ne condizionano la fase. Queste onde sono importanti in quan-
    to sono la guida d’onda delle perturbazioni meteo-climatiche, collegando (teleconnettendo) regioni a volte
    molto distanti. Mediante un modello barotropico e baroclino dell’atmosfera, si stanno studiando le onde
    di Rossby nella regione Euro-Atlantica, con l’obbiettivo di studiare la propagazione ed i tempi di arrivo
    nella regione Mediterranea delle perturbazioni Atlantiche. Inoltre, si stanno studiando le anomalie clima-
    tiche nelle regioni tropicali e le loro possibili teleconnessioni con la regione Mediterranea, fra cui il mon-
    sone Africano, in relazione alla estensione in estate dell’anticiclone libico sul Mediterraneo.








  7. #407
    Andrew
    Guest

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    Quindi , per chi ha "ben" letto, tutto non dipende dalle vicessitudini della strutt. Polare ma da QUESTO FATTORE poco sopra BEN SPIEGATO ED APPUATO SCIENTIFICAMENTE.
    Chi vada [ ed intendo altri.. ... "Lidi" , a trovar soluzioni nell'identificare solamente nelle dinamiche Polari in proiezione futura per la stagione in corso ... .... E' FUORI STRADA ! ]

    Chiuso O.T. didattico - Andrew - Fis. dell'Atmosfera


  8. #408
    Andrew
    Guest

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    IL TEMPO ODIERNO, 22 GENN. h. 11.23 [ utc ] - RAGGIUNTI DAL FRONTE , IMMAG SAT :

    LA SITUAZIONE BARICA :

  9. #409
    Andrew
    Guest

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    PREVISIONI PER OGGI 22 GENNAIO 2021
    NORD: sulle regioni settentrionali il tempo sarà prevalentemente instabile con frequenti precipitazioni che saranno più diffuse e più intense (specie dalla sera) sulle zone del nord-est e sulla Liguria. Le nevicate interesseranno i rilievi a quote superiori ai 700/800 ma, localmente, potrebbero cadere a quote più basse in alcune vallate alpine. Dalla sera tendenza a miglioramento sul nord-ovest. .
    CENTRO: con il passare delle ore i fenomeni si faranno più intensi e diffusi soprattutto sulle regioni tirreniche e sulla Sardegna. Qualche schiarita potrà ancora aversi sulle zone adriatiche. Qualche temporale potrà aversi dalla sera sulla Toscana. Le nevicate interesseranno gli appennini ma solo a quote piuttosto alte, mediamente oltre i 1500-1600 metri.
    SUD: sulla Campania avremo tempo perturbato con piogge sparse e locali temporali. Sulla Calabria tirrenica e sulla Basilicata occidentale potranno aversi locali fenomeni con piogge e isolati rovesci. Più asciutto sarà il tempo sulla Puglia e sulle zone joniche. Sulla Sicilia avremo una parziale nuvolosità con basso rischio di pioggia. Qualche nevicata si avrà solo sulle cime più alte dell’appennino.

    TEMPERATURE: saranno stazionarie o in ulteriore lieve aumento al sud e sulle centrali adriatiche con valori generalmente al di sopra delle medie del periodo.
    VENTI: soffieranno ancora da sud-ovest su tutte le regioni con rinforzi sulle zone tirreniche e sulla Puglia meridionale. Dalla tarda serata ruoteranno a maestrale sulla Sardegna settentrionale.
    MARI: agitati saranno i mari ad ovest della Sardegna e il mar Ligure; il tirreno sarà molto mosso; mossi i restanti mari, tutti con moto ondoso in aumento.
    TENDENZA PER DOMANI: sul nord-ovest e sull’alta Toscana avremo un generale miglioramento; sul resto del nord insisteranno ancora delle precipitazioni; sul centro e sul sud rimarrà una diffusa instabilità con fenomeni soprattutto al centro e sulle zone tirreniche del sud. La neve cadrà sui rilievi del centro-nord oltre i 700-800 metri e oltre i 1000 su quelli meridionali. Le temperature saranno in generale calo.



  10. #410
    Andrew
    Guest

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    IL QUADRO ATTUALE A 500 hpa : RIPRESA ZONALE DOPO AZIONE MERIDIANA -

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