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Discussione: GENNAIO 21 : Partenza col freddo ..?'

  1. #431
    ADMIN AND WEATHER EXPERT L'avatar di Fulvio
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    Andrea, a tal proposito volevo che tu chiarissi a me e all'utenza una questione inerente le carte che mostrano la vorticità, molto utili per loe previsioni del tempo, io le uso sempre. Chiarito che la vorticità che conta ovvero quella che destabilizza la colonna d'ariaq è quella positiva, ovvero quando lo shear verticale rialza masse d'aria innescando la convezione. Ma vedo alcune carte di alcuni modelli che ribaltano la questione, ovvero tendono a considerare l'opposto, ovvero la vorticità negativa, ecco vorrei che tu chiarissi a me e all'utenza questq diatriba.

  2. #432
    Neveneve1969
    Guest

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    Comunque nei prossimi giorni capiremo, mi sembra che ci giochiamo molto, ma veramente si potrebbe passare dalla botta continentale al nulla di fatto,.

  3. #433
    Andrew
    Guest

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    Nelle aree anticicloniche come la ns x definizione la vorticita' isentropica varia anche da sera a mattino. Domani spiego.

  4. #434
    Andrew
    Guest

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    TRATTO DA MIEI TESTI e APPUNTI : La vorticita' in Atmosfera d'una colonna d'aria - [ ed in Mediterraneo in partic. ] -

    Nell’articolo dedicato alla “vorticità potenziale isoentropica” (concetto fisico che rappresenta la vorticità potenziale racchiusa dentro due superfici a temperatura potenziale equivalente costante, dette anche superfici isoentropiche) avevamo spiegato come la tropopausa, ossia quella fetta di atmosfera, alta più di 12-13 km a seconda della latitudine, entro cui si possono estendere i moti atmosferici convettivi (moti verticali delle masse d’aria), non è fissa ma dinamica. Ciò vuol dire che si alza e si abbassa in continuazione, a seconda che vi passi aria fredda di origine polare (che abbassa la troposfera) o calda sub-tropicale (che innalza la troposfera). Le ondulazioni della tropopausa causano due differenti tipi di anomalie che possono essere positive o negative. Parliamo di anomalie positive quando “aria stratosferica” invade la parte più alta della troposfera, determinando le cosiddette “invasioni stratosferiche“ nella tropopausa, che possono finire all‘interno del ramo principale della “corrente a getto“. Le anomalie negative si verificano solo quando è l’aria troposferica che si alza fino al limite della stratosfera, provocando le “invasioni di aria troposferica“. In particolare indica le aree dove le massime velocità del “getto polare”, associate ai “Jet Streak”, porranno le basi per l’innesco della futura ciclogenesi.
    Da qui si possono determinare le zone dove si avranno i maggiori contrasti termodinamici, per ciclogenesi e frontogenesi, che saranno investite dalle fasi di maltempo. Bisogna tenere presente che la tropopausa (ossia quella fetta di atmosfera, alta più di 12-13 km a seconda della latitudine, entro cui si possono estendere i moti atmosferici verticali) non è fissa ma dinamica, cioè si alza e si abbassa in continuazione, a seconda che vi passi aria fredda di origine polare (che abbassa la troposfera) o calda sub-tropicale (che innalza la troposfera). Le ondulazioni della tropopausa causano due differenti tipi di anomalie che possono essere positive o negative. Parliamo di anomalie positive quando “aria stratosferica” invade la parte più alta della troposfera, determinando le cosiddette “invasioni stratosferiche“ nella tropopausa, che possono finire all‘interno del ramo principale della “corrente a getto“. Le anomalie negative si verificano solo quando è l’aria troposferica che si alza fino al limite della stratosfera, provocando le “invasioni di aria troposferica“.
    Nel primo caso lo spessore della troposfera subisce un abbassamento legato ad una circolazione ciclonica (ciclogenesi), più o meno profonda, che determina condizioni di spiccata instabilità “baroclina”, con la stabilità statica che diminuisce nella parte inferiore dell’anomalia. Nel secondo caso la troposfera tende a sollevarsi verso il limite della stratosfera per l’azione di una circolazione anticiclonica, con la stabilità statica che invece aumenta sempre più nella parte inferiore dell’anomalia, favorendo un incremento della stabilità atmosferica, partendo dai medi e bassi strati. Prendendo per esempio le nostre latitudini, quando si presenta una anomalia positiva nei valori di “vorticità potenziale isoentropica”, significa che la tropopausa tende ad abbassarsi fino a far intrufolare aria secca stabilmente statica, con alti valori “vorticità potenziale isoentropica” di origine stratosferica nella troposfera sottostante.

  5. #435
    Andrew
    Guest

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    In questo caso la sovrapposizione di aria secca e vorticosa stratosferica, con alti valori di “vorticità potenziale isoentropica”, sopra le masse d’aria umide come quelle che vanno a confluire in una depressione, genera una veloce destabilizzazione della colonna d’aria per il notevole “gradiente igrometrico verticale”, agevolando la formazione di imponenti sistemi nuvolosi cumuliformi che possono dare la stura a forti piogge e temporali anche intensi. In tali contesti, con scorrimenti di aria stratosferica molto secca nell’alta troposfera, si possono originare delle fasi di forte maltempo che possono dare luogo anche ad insidiosi sistemi temporaleschi autori generanti, capaci di scaricare in poche ore precipitazioni di carattere torrenziale.
    Ma le anomalie di “vorticità potenziale isoentropica” interessano anche gli strati più bassi della troposfera. In questo caso tali anomalie sono imputabili a processi diabatici, associati ad irraggiamento e liberazione di calore latente da condensazione. Si è anche dimostrato i massimi di “vorticità potenziale isoentropica” prodotti per condensazione giocano un ruolo fondamentale nei cicloni extratropicali (Joly e Thorpe, 1990). I massimi di “vorticità potenziale isoentropica” legati al raffreddamento radioattivo, riscontrabili nelle aree anticicloniche, sono invece transitori, generandosi nelle ore notturne e scomparendo al primo mattino.

  6. #436
    Andrew
    Guest

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    WINDSHEAR IN UNA COLONNA D'ARIA [ posit. / negat. ] -

    Poniamo di avere uno windshear positivo e una cellula temporalesca in formazione. L'aria calda e umida che si trova davanti alla linea di avanzamento del temporale viene aspirata con violenza dentro il cumulonembo, mentre l'aria fredda che stramazza dall'incudine può talvolta fungere da trampolino di lancio della corrente ascensionale, sollevando a forza l'aria calda con le stesse modalità di un piccolo fronte freddo. E' chiaro che l'aria calda aspirata, provenendo tutt'intorno, si avvicina al punto di aspirazione subendo - per quanto limitatamente - la deviazione imposta dalla forza di Coriolis, per cui tende già di per sé ad invorticarsi in senso antiorario.
    Poi, che succede? Nel frattempo, a causa dello windshear positivo, a diverse quote si generano delle piccole zone di vorticità sul piano orizzontale, per le quali s'innescano delle specie di "rotori" vorticosi (del tutto simili a quelli che vediamo sottovento alle catene montuose); tali piccoli vortici, generati nei punti di discontinuità della direzione del vento, vengono poi traslati sul piano verticale sia dalle correnti ascensionali sia da quelle discendenti all'interno del cumulonembo. Quando la vorticità orizzontale si trasmette verticalmente ad una colonna d'aria in ascesa, è chiaro che la sua rotazione sarà antioraria (basta fare l'esperimento con il dito); quando, invece, si trasmette verticalmente ad una colonna d'aria in discesa, questa avrà una rotazione oraria. Questo porta, all'interno della supercella, all'isolarsi di due zone: una ascendente, con rotazione antioraria (nel nostro emisfero) ed una discendente con rotazione oraria. Tali due zone si mantengono distinte e questo costituisce il "motore" della stessa cella; nel punto di contatto fra queste due zone, però, si possono innescare fenomeni anche violenti come tornado e trombe d'aria. Etc. Etc.
    Quindi, se la ricostruzione è giusta, uno windshear positivo predispone l'atmosfera ad una vorticità ciclonica che sarà poi l'updraft a traslare sul piano verticale, trasformando un semplice colonna d'aria ascendente in un vortice mesociclonico.
    Ci siamo ora ?' Bene , per altre question potete chiedere.

    CHIUDO L'O.T. [ x ora..]

  7. #437
    Andrew
    Guest

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    INFINE LA CARTA DELLA VORTICITA' D'OGGI SUL MEDITERR. CENTRALE A 500 hpa :

  8. #438
    Andrew
    Guest

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    OGGI, LA NUVOLOSITA' PRESENTE CON LA CARTA SIMLATRICE DEL SAT -

  9. #439
    Andrew
    Guest

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    SUBITO S'APPRESTA AD ENTRARE IN SCENA UN NUOVO FRONTE N. ATL. - E' QUELLO SULLA FRANCIA MENTRE IL VECCHIO LASCIA LO STIVALE AL SUD.

  10. #440
    Andrew
    Guest

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    DOMANI , domenica 24 Gennaio -

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