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Risultati da 91 a 100 di 370

Discussione: Dicembre '20 - si vedranno delle fasi fredde..?' scopriamolo !

  1. #91
    Andrew
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    MA NON E' QUESTA LA FASE DI "FUOCHI D'ARTIFICIO" PRINCIPALE.. … .. ..,, DIREI CHE POTREBBE ESSER QUESTA ARTICA A META' MESE : MA SI DEVE ATTENDERE PER AVER CONFERME SULLA DIRETTRICE DELLA POSSIB. AVVEZIONE.

  2. #92
    Andrew
    Guest

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    ALLORA , DUE NOTE IN RILIEVO :

    1)A - NON S'ANNUNCIA MAI UN INVERNO PRIMA DELL'ESAMINAZIONE ANALITICA CORRETTA [ X QUESTO FRANGENTE CLIMAT. ] CHE , RIPETENDOLO ALL'ENNESIMA, NON E' SOLO DAGLI INDEX SOLITI

    2)A- INUTILE COME POTETE VEDERE L'ESAME DEL VPS/VPT SE SIA IN ESE O VADA IN QUELLA DIREZ. PERCHE' COME POTETE STRAVEDERE COI VS OCCHI, DEL FREDDO PUO' ARRIVARE ... ... ... .LO STESSO !!!

    E NELL'IMMEDIATE PROSPICENZE DEL CIRC. POLARE ARTICO, SI POSSONO TROVARE T° DELL'ORDINE DEI -40°C. .. ... ...ORA ! NON TRA UN ALTRO MESE e 1/2 !!!

    ECCO QUI [ 2 MT. T°] BASTA GUARDARE SULLA PENISOLA GREENLAND A SUD .. .. .. ., ,,, PER CUI UNA SOLA ....."FOLATINA" DI ARIA CHE GIUNGE DA LI'.. .. ... ...NON SO' SE MI SON SPIEGATO!

  3. #93
    Andrew
    Guest

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    Quindi lascerei perdere le "infusioni" mentali che si possono avere leggendo qua' & la' in giro coi soliti siti o pseudo tali, di stagioni gia' finite,
    di collassi dell'inverno , di Vp ……"fortissimi", perché in molti hanno imparato a mo' di ""canzuncella" 4 cose di meteo.. … …

    e vogliono poi blatterarle in pubblico per sensazionalismi e far presa ma non c'azzeccano una beata mazza !

    Oggi comanda la modulazione planetaria, in questa fase di Low Activity by Sun. In primis , su tutto. E lo spiegai mooolto bene……

    ma i sordi e i ciechi , a quanto pare aumentano...

  4. #94
    Andrew
    Guest

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    ART. DEL 1° GENN. DEL 2017 -
    Poi, come più volte detto su attivitasolare.com, il raffreddamento del clima comporta un rallentamento della circolazione zonale, favorendo sempre più frequenti scambi meridiani; e lo stiamo vedendo ampiamente: da settembre ad oggi si sono avuti peggioramenti meteorologici esclusivamente per oscillazioni meridiane della corrente a getto. Di vere perturbazioni atlantiche non c’è traccia. Ma come si svolgerà il tutto?
    Una circolazione sempre più lenta comporta, da una parte, la riduzione delle correnti atlantiche, e quindi la possibilità dell’instaurarsi indisturbati di anticicloni alle alte latitudini; dall’altra, la riduzione del calore atmosferico, crea i presupposti affinchè queste zone di alta pressione si auto-alimentino col freddo (un po’ come avviene con l’anticiclone russo-siberiano) e si entra in una reazione a catena del tipo:
    meno perturbazioni atlantiche e meno calore in atmosfera = facilitata formazione di anticicloni a latitudini polari = anticicloni che iniziano ad auto-alimentarsi col freddo, assumendo carattere termico, diventando sempre più vasti e persistenti = si sviluppano masse d’aria freddissime, che vanno ad occupare ampie porzioni di continente (Nord America ed Eurasia) = più le alte pressioni si rinforzano e si raffreddano, più le correnti occidentali si indeboliscono e si ricomincia con la reazione a catena.
    Non è un caso che negli ultimi mesi abbiamo spesso avuto un AO
    negativa, con formazione di anticicloni in sede polare. Anticiclone che se inizialmente favorisce l’arrivo di aria mite, con i ghiacci che faticano a guadagnare terreno, nel momento in cui diviene persistente inizia ad avere una componente termica che lo rende molto robusto. Assisteremo quindi ad una brusca avanzata della calotta. A conferma, durante l’ultima era glaciale, un enorme alta pressione termica copriva gran parte dell’emisfero nord, restringendosi in prossimità degli oceani ed espandendosi in prossimità dei continenti, inglobando zone come l’intero Canada, la Gran Bretagna e la Scandinavia in maniera semi-permanente durante tutto l’anno.

  5. #95
    Andrew
    Guest

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    E ANCORA :
    Nel corso della PEG nel ‘700, pur se la cosa non era così persistente e vasta, in Europa quasi tutti gli inverni trascorrevano in compagnia dell’anticiclone siberiano. Pensiamo un momento all’area del Circolo Polare Artico: essa trascorre molti mesi al buio completo; pensiamo ad un alta pressione che insiste nella zona polare per tutti e tre i mesi invernali, dopo un mese o poco più , assume componente termica. Fino ad ora non abbiamo sperimentato la cosa (nella storia recente). Ad esempio, sia nel 1985 che nel 2012 le ondate di freddo non sono andate oltre i 15 giorni; nel 56’ siamo arrivati al mese scarso (anno che, comunque, come spiegherò, ha avuto una particolarità). Dunque non si sono avute le condizione affinché si instaurasse una condizione cronica. Comunque, il fattore determinante del raffreddamento sarà la mancata comunicazione, in inverno, tra stratosfera e troposfera. Se normalmente, fino ad ora, ad un rinforzo e raffreddamento della stratosfera polare è quasi sempre corrisposto un rinforzo dei venti zonali in troposfera, nei periodi di forte deficit di calore atmosferico (mari e continenti molto più freddi del normale, unito ad un netto deficit del calore latente in atmosfera), si assiste all’inverso; ad un vortice polare stratosferico sempre più gelido e compatto si associa un vortice troposferico estremamente disturbato, caratterizzato da lunghe fasi di antizonalità.
    ED ECCO L'ESTRATTO DI RILIEVO :
    Così, si hanno inverni polari senza il bisogno di particolari warming stratosferici (che poi non sempre vanno in porto). Detto questo, il vero problema, è che si arriva ai primi di marzo con un vortice polare ancora molto freddo. Vortice che scaricherà il serbatoio gelido in primavera, e, a seconda della quantità d’aria fredda accumulata, addirittura nei mesi estivi.
    Unico caso recente di questo tipo, è stato l’inverno del ’56.
    L’irruzione fredda che prese corpo gli ultimissimi giorni di gennaio e perdurò fino intorno al 23 febbraio, avvenne in coincidenza con uno stratcooling, senza stratwarming, senza intaccare il serbatoio gelido del vortice polare, che andò a sfogarsi durante i mesi primaverili.
    Di seguito alcune eloquenti immagini delle temperature a 850hPa di quell’anno:
    Così, si hanno inverni polari senza il bisogno di particolari warming stratosferici (che poi non sempre vanno in porto). Detto questo, il vero problema, è che si arriva ai primi di marzo con un vortice polare ancora molto freddo. Vortice che scaricherà il serbatoio gelido in primavera, e, a seconda della quantità d’aria fredda accumulata, addirittura nei mesi estivi.
    Unico caso recente di questo tipo, è stato l’inverno del ’56.
    L’irruzione fredda che prese corpo gli ultimissimi giorni di gennaio e perdurò fino intorno al 23 febbraio, avvenne in coincidenza con uno stratcooling, senza stratwarming, senza intaccare il serbatoio gelido del vortice polare, che andò a sfogarsi durante i mesi primaverili.
    Di seguito alcune eloquenti immagini delle temperature a 850hPa di quell’anno:

  6. #96
    Andrew
    Guest

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  7. #97
    Andrew
    Guest

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    ALTRA GROSSA PUTT...TA, SCUSATE MA MI SON UN PO' ROTTO DI LEGGER IGNORANTI OVUNQUE.. .. ..,,,,,

    DICEVO , E' QUELLA CHE AVREMMO AVUTO INVERNI COME IL 56' A CAUSA DEL SOLE BASSO COME L'ODIERNO : E QUINDI SIA POSSIBILE UNA MINI-PEG O SIMILARI A QUESTA CAUSA : FALSO .. ..! ECCONE LA PROVA :
    La situazione descritta del 56′ si riassorbì solo nel mese di agosto, che comunque risultò piuttosto dinamico. Bisogna dire che al tempo l’
    attività solare
    era elevata e la circolazione termoalina ancora ben funzionante. Nel momento in cui saltano questi meccanismi di riequilibrio termico e si sviluppa una situazione del genere, essa si cronicizza e si assiste ad un profondo raffreddamento, che si intensifica di anno in anno.

    ANCORA :
    Difficile dirlo con certezza, di sicuro c’è bisogno di un innesco, che può essere una eclisse (o un anno in cui sono frequenti), in quanto durante questi eventi si verificano maree eccezionali, che favoriscono lo sprofondamento dei valori dell’Arctic Oscillation; il tutto andrebbe ad esasperare una condizione già di per sé caratterizzata da frequenti onde di Rossby, che diverrebbero costanti ed intense, innescando il decoupling tra troposfera e stratosfera. Oppure, semplicemente un inverno molto rigido che, arrivando a marzo inoltrato con un vortice polare molto freddo (tipo il ‘56), in assenza dei meccanismi di riequilibrio energetico terrestre, andrebbe a infierire sulla bella stagione, impedendo ai mari l’assorbimento del calore estivo e favorendo l’aumento dell’effetto albedo. Si arriverebbe alle soglie dell’autunno già con un consistente deficit termico (mari+terre emerse molto freddi+innevamento sopra media), con sviluppo di vasti anticicloni termici già ad ottobre.



  8. #98
    Andrew
    Guest

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    CONCLUSIONE :
    Il tutto sancirebbe in via definitiva il disaccoppiamento tra vortice troposferico e stratosferico, con un clima che andrebbe a raffreddarsi sempre più anno dopo anno.
    Premetto che cose di questo tipo, di solito, non sono graduali; si può benissimo avere l’inverno prima un vortice polare molto compatto associato ad un clima mite e l’anno dopo, di botto, si instaura un pattern di questo tipo. Quando accadrà ciò, non si può dire con precisione, di sicuro i presupposti ci sono, soprattutto per quanto riguarda il raffreddamento del Nord Atlantico e del Nord Pacifico. Persistono infatti temperature decisamente sotto media, con continua tendenza all’intensificazione ed estensione dell’anomalia, sia in superficie che in profondità. Scarti di temperature negative rispetto alla media 1979-2010, media già di per sé contenuta, in quanto negli anni ’70 e ’80 si era in fase di AMO (temperature Atlantico tra l’Equatore ed i 60° nord) negativa. AMO che, seppur in calo dopo il picco del 2006, continua ad essere positiva, in quanto le temperature dell’Atlantico equatoriale sono sopra media, con tendenza ad ulteriore aumento, segnale che sta diminuendo il riequilibrio termico tra poli ed equatore.

  9. #99
    Andrew
    Guest

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    PER NON PARLARE POI NEGLI U.S.A. COSA AVEVANO DETTO A FINE OTTOBRE CHE VI SAREBBE STATO PER LA STAGIONE INVERNALE .. … ..WARM and HOT A NON FINIRE !!!

    E DIFATTI , ECCO QUI :

  10. #100
    Andrew
    Guest

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    EEHH.....M'BE'...! CI PIGLIANO .. ...,, CI PIGLIANO ALLA GRANDE !!

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