In caso di onde stazionarie e di assenza di attrito l’interazione dell’EP flux diminuisce (la circolazione residua è nulla quando l'EP flux è nullo), ecco perché è fondamentale comprendere i meccanismi della propagazione verticale. In pratica un VP troppo debole non va bene, quando il forcing produce lo split i flussi
possono anche diminuire e questo alla fine limita l'interazione tra troposfera e stratosfera spingendo quest'ultima verso l'equilibrio radiativo (l'EP flux è quello che, di fatto, riscalda o comunque modifica la media atmosfera). La dinamica stessa dei riscaldamenti stratosferici prevede proprio che l’insieme dei flussi vada a forzare la circolazione media della stratosfera venendo assorbiti a un determinato livello [Attorno a questa quota la divergenza del flusso di Eliassen e Palm è negativa, pertanto in flusso zonale viene decelerato. Dove l’ondulazione viene assorbita si ha trasferimento di moto e l’onda può essere dissipata = produzione di calore (attraverso l’attrito) e trasporto di quantità di moto].
L ’EP flux deriva direttamente dalla media Euleriana trasformata (TEM). Andrews e McIntyre furono i primi a suggerire una circolazione detta residua in grado di definire e unificare il ruolo dei flussi (TEM mostra chiaramente che i flussi non agiscono separatamente in quanto la circolazione zonale media è forzata dalla divergenza del flusso di Eliassen e Palm).