Per quel che riguarda la forza di Coriolis penso che quest'ultima agisca sui corpi perpendicolarmente all'asse terrestre, quindi la risposta è da D.
Per raffreddamento orografico si intende quando una massa d'aria umida nel suo scorrere, è costretta a salire (tipo quando incontra una catena montuosa), nel fare ciò si raffredda fino ad arrivare alla condensazione e quindi alla formazione di nubi. (chiedo..... è da qui che prendono il nome i temporali orografici giusto?). Il raffreddamento sinottico invece dovrebbe essere quello relativo ad una massa d'aria calda la quale, incontrandone una fredda, è costretta a salire sopra di essa (perchè più leggera rispetto alla fredda). Il "contatto" tra le due masse d'aria opposte provaca un raffreddamento con conseguente sviluppo di nuvole.
Il colore delle nubi mi sembra dipenda dalla percentuale di luce riflessa dalla nuvola stessa (so che questo fenomeno ha una definizione che ora però non ricordo). Pertanto più una nuvola è densa, e/o è formata da cristalli di ghiacci, e più ha capacità di riflettare e ci apparirà di conseguenza bianca. Una curiosità: mi è sempre stato detto, ed ho avuto modo di verificarne la veridicità, che quando una porzione di nube all'interno di una cella temporalesca assume una colorazion verdognola o bluastra, vuol dire che li è molto probabile che vi sia una precipitazione di carattere grandinigeno. Ora, questo colore molto particolare, è dettato forse dalla grandezza e dallo spessore del chicco di grandine?
Per quando riguarda l'ultimo quesito non saprei, ma per provare a rispondere potrei ipotizzare che siamo in presenza di forti venti di discesa dalle montagne e che quindi, i venti stessi perdono la loro forza pian piano ci si allontani.