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Discussione: Coronavirus : Gia' sono presenti diversi ceppi che l'uomo ha ben tollerato

  1. #131
    ESPERTO
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    Per fare ancora un po’ di chiarezza e non dimenticare, soprattutto anche per porsi è porre domande.
    FONTE ISS, istituto superiore di sanità

    Nel ventesimo secolo si sono verificate tre pandemie influenzali: nel 1918, 1957, e 1968, che sono identificate comunemente in base alla presunta area di origine: Spagnola, Asiatica e Hong Kong.
    Si sa che sono state causate da tre sottotipi antigenici differenti del virus dell’influenza A, rispettivamente: H1N1, H2N2, e H3N2.
    Sebbene non classificate come pandemie, tre importanti epidemie si verificarono anche nel 1947, nel 1977 e nel 1976.
    Le epidemie maggiori non mostrano una periodicità o caratteri prevedibili e differiscono l’una dall’altra. Esistono prove scientifiche a favore dell’ipotesi che le vere pandemie, con modifiche dell’emagglutinina, originino da riassortimento genetico con virus dell’influenza A degli animali.

    1918: la Spagnola (H1N1)

    Si stima che un terzo della popolazione mondiale fu colpito dall’infezione durante la pandemia del 1918–1919. La malattia fu eccezionalmente severa, con una letalità maggiore del 2,5% e circa 50 milioni di decessi, alcuni ipotizzano fino a 100 milioni.
    Negli anni trenta furono isolati virus influenzali dai maiali e dagli uomini che, attraverso studi sieroepidemiologici furono messi in relazione con il virus della pandemia del 1918. Si è visto che i discendenti di questo virus circolano ancora oggi nei maiali. Forse hanno continuato a circolare anche tra gli esseri umani, causando epidemie stagionali fino agli anni ’50, quando si fece strada il nuovo ceppo pandemico A/H2N2 che diede luogo all’Asiatica del 1957. I virus imparentati a quello del 1918 non diedero più segnali di sé fino al 1977, quando il virus del sottotipo H1N1 riemerse negli Stati Uniti causando un’epidemia importante nell’uomo.. Da allora virus simili all’ A/H1N1 continuarono a circolare in modo endemico o epidemico negli uomini e nei maiali, ma senza avere la stessa patogenicità del virus del 1918.
    Dal 1995, a partire da materiale autoptico conservato, furono isolati e sequenziati frammenti di RNA virale del virus della pandemia del 1918, fino ad arrivare a descrivere la completa sequenza genomica di un virus e quella parziale di altri 4. Il virus del 1918 è probabilmente l’antenato dei 4 ceppi umani e suini A/H1N1 e A/H3N2, e del virus A/H2N2 estinto.
    Questi dati suggeriscono che il virus del 1918 era interamente nuovo per l’umanità e quindi, non era frutto di un processo di riassortimento a partire da ceppi già circolanti, come successe poi nel 1957 e nel 1968. Era un virus simile a quelli dell’influenza aviaria, originatosi da un ospite rimasto sconosciuto.
    La curva della mortalità per età dell’influenza, che conosciamo per un arco di tempo di circa 150 anni. ha sempre avuto una forma ad U, con mortalità più elevata tra i molto giovani e gli anziani. Invece la curva della mortalità del 1918 è stata a W incompleta, simile cioè alla forma ad U, ma con in più un picco di mortalità nelle età centrali tra gli adulti tra 25 e 44 anni.
    I tassi di mortalità per influenza e polmonite tra 15 e 44 anni, ad esempio furono più di 20 volte maggiori di quelli degli anni precedenti e quasi metà delle morti furono tra i giovani adulti di 20–40 anni, un fenomeno unico nella storia conosciuta. Il 99% dei decessi furono a carico delle persone con meno di 65 anni, cosa che non si è più ripetuta, né nel 1957 e neppure nel 1968. I fattori demografici non sono in grado di spiegare questo andamento.

    Le pandemie del 1957-58 e del 1968

    1957-58: l’Asiatica (H2N2)
    Dopo la pandemia del 1918, l’influenza ritornò al suo andamento abituale per tutti gli anni trenta, quaranta e cinquanta, fino al 1957, quando si sviluppò la nuova pandemia. All’epoca il virus era stato isolato nell’uomo nel 1933 e poteva essere studiato in laboratorio.
    Tranne le persone con più di 70 anni, la popolazione non aveva difese contro il virus.
    Nonostante non esistesse una sorveglianza epidemiologica o di laboratorio, come quelle che abbiamo oggi, il virus fu studiato nei laboratori di Melbourne, Londra e Washington, dopo il riconoscimento che un’importante epidemia era in corso. Il New York Times in un articolo descrisse l’epidemia che aveva coinvolto circa 250.000 persone in un breve periodo ad Hong Kong.
    Il virus fu rapidamente riconosciuto con i test di fissazione del complemento, mentre lo studio dell’emagglutinina virale mostrò che si trattava di un virus differente da quelli fino ad allora isolati negli uomini. Ciò fu confermato anche dalla neuraminidasi. Il sottotipo del virus dell’Asiatica del 1957 fu più tardi identificato come un virus A/H2N2. Il virus aveva diversi caratteri immunochimici che differivano marcatamente dagli altri ceppi conosciuti.
    Si sapeva che nell’influenza le infezioni batteriche polmonari secondarie o concomitanti erano frequenti, e ad esse erano dovuti molti dei casi fatali. A volte però la sovrapposizione batterica non poteva essere dimostrata, per cui si parlava occasionalmente di polmonite abatterica. Ma, con l’Asiatica del 1957, fu molto diffuso ed evidente il fenomeno di polmoniti primariamente virali.
    In contrasto a quanto osservato nel 1918, le morti si verificarono soprattutto nelle persone affette da malattie croniche e meno colpiti furono i soggetti sani.
    Il virus dell’Asiatica (H2N2) era destinato ad una breve permanenza tra gli esseri umani e scomparve dopo soli 11 anni, soppiantato dal sottotipo A/H3N2 Hong Kong.

    1968: Influenza Hong Kong (H3N2)
    Come nel 1957, la nuova pandemia provenne dal Sud Est Asiatico e anche questa volta fu la stampa a dare l’allarme con la notizia di una grande epidemia in Hong Kong data dal Times di Londra. Nel 1968, come nel ’57 le comunicazioni con la Cina continentale erano poco efficienti.
    Poiché l’epidemia si trasmise inizialmente in Asia, ci furono importanti differenze con quella precedente: in Giappone le epidemie furono saltuarie, sparse e di limitate dimensioni fino alla fine del 1968. Il virus fu poi introdotto nella costa occidentale degli USA con elevati tassi di mortalità, contrariamente all’esperienza dell’Europa dove l’epidemia, nel 1968–1969, non si associò ad elevati tassi di mortalità. In Italia l’eccesso di mortalità attribuibile a polmonite ed influenza associato con questa pandemia fu stimato di circa 20.000 decessi.
    Poiché il virus Hong Kong differiva dal suo antecedente dell’Asiatica del 1957 per l’antigene emagglutinina, ma aveva lo stesso antigene neuraminidasi, si pensò che l’impatto variabile nelle diverse regioni fosse imputabile a differenze nell’immunità acquisita nei confronti dell’antigene neuraminidasi.

  2. #132
    ADMIN AND WEATHER EXPERT L'avatar di Fulvio
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    Dagli USA buone notizie per l'abbinamento dell'azitromicina e la idroclorochina conferme anche dalla Svizzera.

  3. #133
    Andrew
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    La differenza la fa proprio questo ​Coronavirus RNA o anche SARS Cov-2 della classe Ribohelica sottoclasse Orthocronavirinaee, non è conosciuto abbastanza in quanto risiedeva nei pipistrelli, ora se l'hanno mangiati o hanno fatto manipolazioni, non è dato a sapersi. Per il vaccino ci vorra' del tempo [ non determinabile con precisione, vedremo . . tra israeliani, americani tedeschi e anche italiani si vedra' chi fara' prima ] ma taluni farmaci, che intendiamoci, non possono prevenire ma curare effettivamente c'è quello nominato da Fulvio poc'anzi , e poi l'Avigan e il Tocilizumab che pare andare per la maggiore.


  4. #134
    Neveneve1969
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  5. #135
    Andrew
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    Attenzione ai furbettini del quartierino : DA OGGI L'AMMENDA PER FALSE DICHIARAZIONI E USCITE A CUOR LEGGERO E' DI 2.000 EURO. . . . OLTRE SEMPRE ALLA DENUNCIA PENALE !

  6. #136
    ADMIN AND WEATHER EXPERT L'avatar di Fulvio
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    occhio.....anche se da addetto ai lavori sono quasi sicuro che andranno tutte in prescrizione, nessun Tribunale con il mostruoso arretrato pregresso e con l'arretrato da blocco per CV riuscirà mai a gestire migliaia di denunce, il fascicolo si bloccherà in Procura senza mai arrivare al GIP o al dibattimento.

  7. #137
    Andrew
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    Si, ma i soldini è facile che se li prendano………..,,, e se conosco gli italiani [ e li conosco] preme di piu' quello che il penale.

  8. #138
    Andrew
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    Si, ma i soldini è facile che se li prendano………..,,, e se conosco gli italiani [ e li conosco] preme di piu' quello che il penale.

  9. #139
    METEOLAND L'avatar di METEOLAND
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    tranquillo che essendo un ammenda penale e non una multa amministrativa senza l'iter dibattimentale non ti prendono nada.Te lo dice uno che ha lavorato in Procura, GIP e dibattimento, dalla Procura al GIP un fascicolo passa di mano 50 volte.....

  10. #140
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    E poi se fai opposizione e chiedo il patteggiamento il fascicolo torna in procura per l'assenso del PM e poi dal GIP per l'assesno del GIP, poi si va in aula......e auguri

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