In mancanza di nuvolosità, il raffreddamento del suolo innevato tende a produrre, nei primi 2000-3000 m, importanti strati d’aria fredda (nelle ore notturne) in assottigliamento ed espansione verso occidente lungo il bordo meridionale dell’anticiclone. Queste masse d’aria sono associate ad un tempo molto rigido e freddo anche alle latitudini mediterranee.
Tale configurazione (vedi figura 4 e 6) può causare un tempo moderatamente perturbato sulle regioni adriatiche ed i versanti padani delle Alpi occidentali, sul basso Piemonte e l’Appennino Ligure (figura 5): inoltre presenta un’evoluzione poco dinamica (persistenza della fase di maltempo per almeno 36 –72h), associata a venti di caduta dagli Appennini verso il mare, con vistosi fenomeni di turbolenza in prossimità dei versanti marittimi.