Citazione Originariamente Scritto da Fabio93 Visualizza Messaggio
Sono d'accordo con il concetto di fondo. Tuttavia mi faccio delle domande è dico: come si può pensare di essere alle porte di una catastrofe climatica e per quale motivo.
Sulle variazioni climatiche incidono innumerevoli fattori come attività solare, fattori astronomici e altre interconnessioni di concause che neanche conosciamo se non in minima parte (come ci insegna anche il nostro prof Andrew). Detto questo esiste anche una forzante antropica data dall'esubero di gas serra immessi nell'atmosfera dalle varie attività umane (il cui peso effettivo non è dato saperlo).
Ipotizzero che incida per il 50% (che è pure tanto)
Ora la temperatura media globale come ci dicono i dati è aumentata di circa 0,8 gradi rispetto alla fine della peg (metà ottocento) e almeno la metà di questo aumento è attribuibile a fattori naturali (in particolare l'alta attività solare che ha caratterizzato tutto il novecento e che si è ridotta più o meno da un decennio ma è in fase di quiescenza da circa 2 anni dopo il picco del 2014-2015) mentre possiamo anche ammettere che 3-4 decimi siano dovuti al forcing antropico. Un aumento da 3-4 decimi non mi pare esorbitante mentre i catastrofisti parlano di aumenti di oltre 1,5/2 gradi in appena un ventennio, il prossimo, che per giunta sarà quasi sicuramente caratterizzato da cicli solari molto più deboli rispetto al secolo scorso. Mi pare un ipotesi quanto meno inverosimile. È vero che gli eventi meteorologici si sono estremizzati negli ultimi decenni ma chi ci dice che in passato e in particolar modo ad esempio nel periodo di transizione tra il tardo medioevo e l'inizio della peg non fossero ancora più frequenti ed estremi di adesso. Del resto anche durante la peg si sono verificate situazioni meteo climatiche estreme molto avverse; siccità, alluvioni, caldi estremi oltre a periodi invernali freddissimi, e l'area mediterranea è stata sempre tra le più esposte a variazioni meteoclimatiche repentine, in più con una variabilità interannuale spesso molto marcata, a dimostrazione del fatto che anche in un mondo ben più freddo rispetto ad ora,(circa 1,5 gradi in meno) vi erano moltissime avversità climatiche estreme. Evidentemente, forse anche i nostri antenati pensavano sempre di essere sull' orlo della catastrofe climatica chissà.
Personalmente mi sembra che il problema sia prevalentemente di natura ambientale più che rigorosamente climatico (clima e ambiente sono spesso confusi o mescolati ad arte e questo è molto fuorviante). È pacifico che l'impatto ambientale dell'uomo sul pianeta sia pesantissimo e per questo motivo bisogna agire tempestivamente per ridurre l'inquinamento dell'aria, degli oceani ecc...
Bisogna agire preventivamente sul territorio contro il dissesto idrogeologico e non solo, al fine di evitare che anche una ordinaria fase di maltempo faccia danni enormi o ammazzi qualcuno. Questo è il primo problema che la politica dovrebbe affrontare e forse sarebbe stato meglio chiamarla giornata mondiale della tutela e prevenzione ambientale. Poi in fin dei conti speriamo tutti che si faccia qualcosa di concreto al di là di questa campagna mediatica sterile e assillante.
PS auguri al nostro admin Fulvio
Sugli estremi ti posso assicurare io che non c'erano, sul caldo medievale posso concordare anche ma su quelli NO. Garantito, è l'ho anche spiegato esaurientemente.