Andiamo a gettare uno sguardo sulla possibile linea di tendenza dell'inveno 2012/2013 che abbiamo già tracciato nelle stagionali e aggiornato nel focus su Gennaio2013, dopo la partenza sprint in dicembre che ha prodotto nevicate consistenti anche in pianura come non si vedevano da tempo ora il Generale che farà? Si concederà una pausa di riflessione per poi tornare in gran forma per la seconda parte di Gennaio o effettuerà solo delle brevi sortite occasionali a causa delle forti contromisuire messe in atto in alta stratrosfera? Andiamo a vedere come sono messe le pedine in campo. La NAM è in fase di positività e si avvicina alla soglia critica, la QBO è in procinto nei primi mesi del prossimo anno di avvicinarsi alla parità andando ad annullare la neatività persistente da mesi, questo per ora solo alla soglia dei 30 hPa, ENSO quasi neutro e quindi per ora ininfluente, indice MJO in fase 3, moderata influenza alle nostre latitudini, EA+ con NAO neutra e AO- indice ICTZ leggermente ancora avanzato. In alta strtatosfera è in atto un forte riscaldamento ai piani alti da 1 a 10 hPa, alle restanti quote si può notare che il riscaldamernto che sta disturbando il VP attualmente localizzato nel comparto Canadese ed Euroasiatico sembra essere in via di assorbiomento, non a caso anche la NAM è appunto passata in regime di importante positività, da qui prende quota l'ipotesi uno stop all'inverno che apre le strade a molteplici scenari. E' innegabile che il VP andrà incontro ad un ricompattamento e le avvezzioni fredde alle basse latitudini saranno più difficili e grazie all'influenza ancora una volta dell'hp Africano le temperature non saranno particolarmente rigide, ma questa situazione è destinata a durare per quanto? Ipotesi 1: si accentua in stratosfera il raffreddamento in atto e la NAM raggiunge la soglia critica di +1.5, il Vortice Polare si ricompatta il jet stream in rinforzo spinge l'hp Azzoriano e inizia una fase caratterizzata da cieli tersi e nebbie in pianura con temeprature fredde ma non rigidissime e poca neve anche sui monti. Scenario 2: il riscaldamento alle alte quote si propaga in basso grazie anche alla QBO ancora negativa, il VP sarà sottoposto a forcing ripetuti nei suoi lobi principali con conseguenti colate gelide alle basse latitudini favorite da un pattern SCAND+ con ripetuti affondi di aria gelida anche da est ad opera dell'hp Russo. Quale delle due ipotesi prevarra? Secondo noi lo stop imposto è importante anche se non mancano i segnali opposti la wave 2, le grandi correnti interplanetarie sono in ripresa, il riscaldamento ai piani alti è importante, tuttavia la situazione è delicata, se la NAM sfondasse la soglia critica e il riscaldamento non si propagherebbe ai piani bassi anche per la progressiva variazione della QBO si rischia un lungo stop all'inverno e una ripresa ma con tempi lunghi, quindi ad ora riteniamo che l'inverno 2012/2013 sia ad un bivio importante, le sue sorti sono legate a molteplici fattori in via di definizione nelle prossime settimane. Secondo noi la situazione nel futuro sarà improntata verso un parziale ricompattamento del VP che dovrebbe durare abbastanza a lungo, una ripresa delle temperature soprattutto al sud e al nord ovest con minori scambi meridiani, quindi un ridimensionamento delle velleità dell'inverno 2012/2103 che però è ben lungi dall'essere finito. A presto e auguri a tutti