Giacarta, 5 nov. - Sono 58 i morti per una nuova eruzione del vulcano Merapi, sull’isola indonesiana di Giava. Sale cosi’ a piu di 100 il bilancio delle vittime da quando il vulcano e’ tornato in attivita’, il 26 ottobre. Tra gli ultimi morti ci sono anche sette neonati, ha riferito un ospedale di Yogyacarta. La maggior parte delle vittime e’ concentrata a Argomulyo, che dista 18 chilometri dal cratere che e’ a 3mila d’altezza. Nel villaggio molte persone sono state sorprese nel sonno dalla nube di cenere e lapilli, seguita da una colata di cenere e fango lungo il letto arido del fiume Gendol che ha avvolto molte case in un catrame incandescente e appiccicoso. Nove case lungo il fiume sono crollate. Nel 1930 un’eruzione del Merapi causo’ 1300 morti, ma stavolta era stata ordinata un’evacuazione generale fin dal 25 ottobre e questo ha permesso di salvare molte vite. L’ordine di evacuazione arriva a una distanza di 20 chilometri dal vulcano. Piu’ di 100mila sfollati si trovano in rifugi temporanei.
Fonte AGI/AFP