DIDATTICA: IL W.A.M. [WEST AFRO MONOSON] e CLIMA MEDITERR.
Gli ultimi anni , in questo periodo hanno visto spesso l'insorgere piuttosto prematuro direi, dell'avvento della fase Monsonica, sia di quella Indiana che di quella sub sahriana, che piu' da vicino ci riguarda, vista la forte correlazione che esiste tra il centro nord Afro e il Mediterraneo.
Ma cos' un Monsone , e perché si sviluppa; il Monsone, è un vento periodico che s'instaura allorquando la differenza di t° tra Oceani e terre emerse , diviene cosi' elevata , che per una fonte termodinamica un vento dal mare s'instaura per raffreddare proprio la parte di continente circostante e in questi due casi in esame, l'indiano e il guineano, sovrastante.
E' uno scambio che avvien tra le celle di Hadley e Ferrel. Un Monsone che s'attiva sul golfo di Guinea, attiva anche la cella di Hadley, rafforzandone l'Hp presente sulla porzione interessata e instaurando un BLOCKING ATL, per cui, l'ingerenza dell'Hp subtropicale Libico Algerina, sospinta dal vento periodico piu' in basso, apporta ondate di calore al comparto Mediterraneo.
Il profilo di velocita' di propagazione verticale del fattore, che è all'incirca massimo sui 15° di long., dipende per l'appunto dall'intensita' del Monsone, che a sua volta è dipesa dalla differenza di pressione nell'Atlantico equatoriale o immediatam. subequat., nel Gulf of Guinean, quella "curva" che il continente ha nella parte occidentale, proprio sotto di essa.
Fino a qualche tempo fa', la ripresa del fenomeno, era piu' comprensiva dei mesi compresi tra Luglio ed Agosto ma ora, con una fase piu' Hot che attraversiamo e per tutta un'altra serie di fattori , spesso s'anticipa a Giugno e qualche volta anche in Maggio, dipende dalla difformita' di geopt. in quell'area.
Ma attenzione, c'è anche un altro segnale da non sottovalutare:
il segnale è quello dell'ingerenza che puo' aversi sul Mediterr. orientale dall'attivita' monsonica del comparto indiano.
I massimi pressori che si possono localizzare nel sett. est del Med., possono essere l'insorgenza che si è ottemperata, nel subcontinente Indio, per effetto di forte natura Monsonica di quell'area, è possono generarsi onde calde provenienti da quel comparto, con forte innalzamento termico sull'Anatolia, Grecia e area Balcanica.
E quindi un estate che come ci fece vedere il 2010, fu' fin sopra il continente Russo, Mar Nero ecc., molto sopramedia , apportando un avvezione calda come raramente accade. Ad oggi gia' abbiamo una fase di monsone elevato in quella zona (India)
Quindi, resta difficile al momento sapere con esattezza, tanto per far un esempio, da "quale" direzione, semmai fosse, potrebbe con maggior probabilita' arrivare il caldo. Monitoreremo e terremo aggiornato quest'importante fattore stagionale. Saluti
Perche' el nino o la nina, possono essere determinanti
Il ciclo dell'ENSO, praticamente. La piu' grande piscina del mondo, l'Oceano che ridistribuisce ed equilibra tutto il clima del pianeta insieme alle vicessitudini dei due Poli, Nord e Sud. Sono questi due fattori che insieme tengono in mano la distribuzione dell'assorbimento dell'irradianza solare, acquisendone appunto valori termici e restituendoli sotto varia forma, piu' sovente sotto l'evaporazione.
Quando si dice che c'è in comparsa El Nino? Quando perlomeno dopo 5 mesi, la T° di superfice del Pacifico deve essere in surplus di 0.5°. Significa che l'effetto termoclino sé ridotto per questo surplus. Durante il periodo della "NADA", ovvero allorquando i valori siano NEUTRI, il Pacifico ha una distribuzione delle acque di superfice che appare piu' calda nella FASCIA SUBTROP INDONESIANA, RISPETTO A QUELLA DELL'OVEST DEL PERU', ovvero quella sul Pacifico appunto. Gli Alisei, venti che sappiamo essere periodici, soffiano da EST ad OVEST, sospingendo l'acqua superficiale verso le coste Indonesiane. Si puo' allora dire che durante la NINA avvenga il contrario? Be', non propriamente.
Quando si presenta la NINA, che è viceversa un raffreddamento delle SST (acq. di superf.) il termoclino s'innalza la circolazione di Walker è molto forte, vi sono venti di superfice occidentali sostenuti e il termoclino accennato prima, si divide in pratica in due, risultando piu' profondo nell'Indonesia e molto meno sul Peru', che risulta piu' freddo del normale.
INTERAZIONI E CONSEGUENZE -
Tutt' e due i fenomeni contribuiscono al cambio direi morfologico del clima, MA DOVE E IN QUALI TEMPI, CARI AMICI NON E' AFFATTO STATO COMPROVATO SCIENTIFICAMENTE. QUESTO PERCHE' LE VARIE MULTIFATTORIALITA' MESSE IN MOTO, NON SONO FACILI DA DIPANARE COME MATASSA IN CUI SI TENTI DI SBROGLIARNE LE FILA PER VENIRNE A CAPO.
Si sa, soltanto che apportano maggiori precipitazioni in aree del cent. sud america ed indonesiane, nonché nelle limitrofe all'India (Pakistan , Birmania ecc.)
Molti associano i due fenomeni, rispettivamente Nino/Nina, a caldo e freddo per il Ns Continente. Ma non è provato del tutto, è solo sotto osservazione. Certo , la casistica ci dice che spesso dopo un Nino , specie se Strong, vi siano annate calde ed Estati torride. Ma questa, odierna del 2016 [ed io lo dissi x tempo debito ...] dimostra la bonta' di quanto vi dico. Nino "Strong" ma nessuna estate eccezionale la 2016. Forse solo gli stati cent. occid. USA, hanno sofferto di caldo intenso. Ma resta difficile pensare che possa essere solo El Nino responsabile. Sono in corso diversi accertamenti, anche perché non è la sola area, no, ve ne' è altra nel vicino medio Oriente ben piu' calda dell'Eurozone.
Ma potrebbero esserci diversi motivi. Neppure l'ITCZ quest'anno è stata alta. Acronimo di LINEA D'INTERCONVERGENZA TROPICALE SULL'AFRICA, responsabile di risalite dell'HP AFRO sul Mediterraneo. Ma il WAM non s'è attivato (West Afro Guinean Monson). Quindi, Nino o non Nino, par che se non vi sia in azione quest'ultimo factors, non vi sia estate HOT Mediterranean.
Quando c'è El Nino, io e Franco abbiamo studiato che l'Hp Azzorriano subisce delle modifiche geolocalizzatorie. Si sposta in pratica, sospinto da "forze misteriose" in gioco. Azionate proprio dal Nino. Ma di questo approfondiremo la prox volta. Saluti :ciao: