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Visualizza Versione Completa : Perchè gli inverni al Nord non funzionano più



Moebius24
15 March 2017, 23:55
Ciao. Posto qui discussione che avevo fatto nel forum temporaneo

Moebius24
15 March 2017, 23:55
In linea di massima gli inverni (PARLO DEL NORD ITALIA) seguono più o meno questo andamento dai primi anni 2000 (ma negli ultimi cinque inverni almeno la situazione si è stabilizzata...in peggio). Partiamo dalla configurazione peggiore, che per fortuna al momento si è verificata solo un paio di volte, segnatamente nell'inverno 2006/2007

1) ANTICICLONE NORDAFRICANO PERSISTENTE: condizioni tipacamente estive con temperature molto al di sopra della media
http://old.wetterzentrale.de/topkarten/fscfsreaeur.html

Questa è una condizione che come dicevo fortunatamente si è verificata solo una volta in maniera così persistente: siamo nel Gennaio 2007 dove molte località montane del NOrd Ovest, anche grazie ai venti rinforzanti di fohen, hanno registrato temperature record. Per ricordarne solo alcune del 19 Gennaio (fonte wikipedia): Cuneo 27, Ormea (840 m s.l.m.) 25, Valdieri (1390 metri s.l.m.) 19,4. Le condizioni sono state del tutto eccezionali ed estreme per un evento di estate in pieno inverno ma la situazione è perdurata, seppure con temperature più basse ma sempre sopra la media, per tutto l'inverno 2007. Questa configurazione è però purtroppo sempre più frequente negli ultimi anni: non è infatti una novità per gli inverni italiani dell'ultimo ventennio che l'HP nordafricano si presenti anche solo per periodi brevi, portando via una fetta di inverno al territorio del Bel Paese.

Nell'immagine sottostante si può vedere chiaramente l'impianto anticiclonico ben stabile dell hp nordafricano, valori tipici di Luglio- Agosto.
http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/cfsr/2007/Rcfsr_1_2007011912.png

2)VP PIUTTOSTO COMPATTO E FREDDO RELEGATO : condizioni di assenza di gelo con temperature miti o leggermente fredde, assenza di neve
http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/cfsr/2014/Rcfsr_2_2014011612.png

http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/cfsr/2014/Rcfsr_1_2014011612.png

Questa è la configurazione, ahimé, che forse è la più frequente negli ultimi anni. Le condizioni sono tipicamente primaverili o autunnali su gran parte del territorio italiano. Le immagini soprastanti che ho preso a campione mostrano una classica configurazione da hp (non nordafricano nè con geopotenziali cosi potenti come quelli del 2007) che si presenta sempre più spesso negli ultimi anni e che ha caratterizzato, ad esempio, questo anomalo Febbraio. Il risultato è bel tempo intervallato da brevi perturbazioni al Centro Sud e bel tempo al Nord con nebbie persistenti in pianura, freddo umido ma temperature sopra la media e qualità dell'aria delle città e delle pianure del Nord pessima. Insomma si crea una fastidiosa e persistente "stagione di mezzo", senza essere né carne né pesce, con scarse precipitazioni e tempo sempre uguale che spesso si protrae per mesi. Non sono infrequenti, con questa configurazione, intervalli con precipitazioni (ma non nevose) al NOrd oppure eventi estremi (ma con target quasi sempre Centro Sud e Adriatiche) che intervallano la noia ma causando spesso disastri nei luoghi dove colpiscono (vedi ondata di gelo e neve nelle zone terremotate di Gennaio).

3) CICLONI MEDITERRANEI: perturbazioni atlantiche relagate in Atlantico, formazioni di potenti ciclogenesi mediterranee sempre più meridionali
Anche questa è una configurazione che in passato era difficile da presentarsi, se non in concomitanza di grandi perturbazioni provenienti dall'Atlantico e che quindi prima transitavano al Nord. Negli ultimi anni è sempre più frequente invece nel periodo invernale la formazione di cicloni in sede mediterranea che tendono a posizionarsi sempre più a Sud, lasciando il Nord del Paese a secco. Un esempio è dato da questa cartina del 2012 con un minimo di bassa pressione a Sud della Puglia, ma minimi simili si formano sempre più spesso nel mar Tirreno Meridionale, nel Canale di Sicilia, nel Mar Adriatico Meridionale...
http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/cfsr/2012/Rcfsr_1_2012020612.png


4) INGRESSI DI ARIA ARTICA RUSSA: gelo da Est che coinvolge principalmente il Centro Sud e le zone adriatiche

http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/cfsr/2002/Rcfsr_2_2002011512.png

L'immagine si riferisce al Gennaio del 2002 ma queste configurazioni che una volta erano l'eccezione alla regola o che in tempi passati potevano presentarsi in maniera continuativa ma per margini ridotti di tempo, nell'ultimo ventennio sono invece diventate sempre più frequesnti e soprattutto capaci di caratterizzare anche intere stagioni. L'esempio è come ho detto del 2002, ma l'ondata di gelo di questo gennaio 2017 (anche se con connotati davvero storici, purtroppo non ho ancora ) ne è un esempio. Il meccanismo presenta aria siberiana o russa proveniente da EST e dai Balcani che impattando sul nostro paese principalmente da Est e scontrandosi con la risalita di aria più calda e umida, crea condizioni fertili per neve abbondante nelle zone del Centro Sud. La direzione dell'aria gelida taglia in genere il Paese da Est-Sud Est. Il meccanismo è simile al "cuscinetto" padano che tanta neve ha sempre portato alle pianure del Nord Italia e che è più rilevante a seconda delle zone in cui l'aria calda e umida impatta con quella gelida: Marche, Basilicata e Abruzzo (2017); Marche, Romagna, Abruzzo, Lazio e Sardegna (2012, l'anno della storica nevicata a Roma), Puglia Marche e Basilicata (2002) solo per citarne alcuni. Vedete come negli ultimi anni il fenomeno è sempre più frequente e come quasi mai figura il Nord come target della neve...


IN CONCLUSIONE
Vedete come in questi brevi tratti da me analizzati si presentano sempre meno le condizioni indispensabili per una bella nevicata al Nord, in particolare il NOrd Ovest. Lo abbiamo ripetuto più volte, tale configurazione ottimale costituisce il meccanismo che sta alla base del cosiddetto CUSCINETTO PADANO: aria gelida che permane per diversi giorni sulle pianure del Nord e crea quel cuscino che ristagna nei bassi strati e che quando impatta con aria più calda e umida ("sciroccata") porta nevicati abbondanti anche in pianura (per più giorni o per un periodo più breve a seconda della consistenza dell'aria fredda pre esistente). Un esempio è dato dalla storica ondata di freddo e neve del Gennaio 1985

CUSCINETTO FREDDO SOLIDO DAL PRIMO GENNAIO
http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/cfsr/1985/Rcfsr_2_1985010312.png

ARIA FREDDA PRESENTE IL 16 GENNAIO
http://old.wetterzentrale.de/topkarten/fscfsreaeur.html
PERTURBAZIONE FORTE CON MINIMO SUL LIGURE IL 16 GENNAIO: NEVONE AL NORD
http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/cfsr/1985/Rcfsr_1_1985011612.png

In questi ultimi inverni quindi la tendenza è quella del consolidarsi delle condizioni indicate al punto due: non mancano gli episodi invernali di gelo intenso ma questi sono sempre maggiormente favorevoli al centro sud e adriatiche, meno al Nord dove fa freddo magari ma senza neve. Il risultato sono le Alpi sempre più secche e con assenza di neve (se si verifica fase gelida ma secca) o con neve relegata a quote molto elevate (se si verificano ondate di gelo come quella di questo Gennaio). La neve al Nord in pianura e in collina è sempre meno frequente e localizzata, quando si presenta, e se si presenta, non trova le condizioni necessarie per permenere più di uno o due giorni al suolo.

NUOVO TREND??? l'Inverno per come lo conoscevamo una volta è finito? La neve sulle Alpi e al NORD sarà sempre di meno? L'inverno al NOrd sarà sempre un eterno autunno??

LE CAUSE?? Delocalizzazione dell HP delle Azzorre che condiziona tutte le nostre stagioni? Dovuta a cosa??

La parola agli esperti (scusate se sono stato prolisso)

Andrew
16 March 2017, 10:49
Ciao Simo, molto bello ed interessante questo post dedicato agli inverni del N.Italia.

Tuttavia debbo fare un eccezione sulla prima immag. postata dall'archivio Wetter: quell con data 19 Genn. 2007.

La', non è il subtropicale ma bensi' ancora l'Azzorriano presente, seppur con geopotenziali alti. Vedi l'immagine che allego?

In pieno Atlantico , non v'è traccia dell'Azzorr., perche' è la' tra Marocco e Spagna.http://www.wetterzentrale.de/maps/archive/2007/avn/AVN_2_2007011900_1.png

Moebius24
16 March 2017, 10:57
ciao Andrew!! il maestro sei tu ;) non si erano fusi Azzorriano e Africano in quel caso?

Andrew
16 March 2017, 11:15
Ecco un alatra carta che spiega come fu' il disastroso, per certi versi, Inverno o trimestre 2007: L'HP è disteso oramai per paralleli, ed ha un origine se vogliamo di ""subtropicalita' "" semmai solo Oceanica, nel senso che proviene da mari caldi tropicali del West Africa. Ma la sua totalitarieta' di max gpt, è Azzorriano, ed è esso, che è andato a "pizzicare in quelle acque calde.

Sai la prova del "9" caro Simo qual'è? LE NEBBIE ! PERSISTENTI E DURATURE DI QUEI GG. SUL NORD ITALIA e SUULA PADANIA. Se fosse stato d'estrazione subtrop, poche o nulle queste ultime. Ciao
p. s. [ lascia perdere i vari art. su quei gg.- In molti casi i vari "meteoman" (?'?'..) italici, errano..] http://www.centrometeolombardo.com/Files/Documenti/Nebbie%202007-2008/fig21.png:ciao::sigaro:

Andrew
16 March 2017, 11:19
Ah..., dimenticavo un dettaglio [ma non troppo.....] ,

fu', la causa di tutto in quel Genn. 2007, LA TEMPESTA KRILL IN N. EUROPA. Essa, richiamo' forti venti merid. su tutto il Sw Euromediterr.https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1c/Animated_hurricane.gif

Moebius24
16 March 2017, 11:29
ottimo andrew, sei molto chiaro come al solito. mi sento di dire, quindi, che l'hp delle Azzorre è un attore fondamentale....cio che succede a lui, ovviamente correlato ad altri fattori, muove tutti i pezzi del puzzle a favore o contro una determinata azione barica. se fosse al suo posto (cioe delocalizzato in Atlantico d'inverno, ma ben dispiegato, non relegato e ben stabile sul mediterraneo in estate) le stagioni sarebbeero ancora come le conosciamo. mi domando: si è ridotto di potenza o si è solo delocalizzato? e soprattutto: ritornerà al suo posto?

Andrew
16 March 2017, 15:46
Diciamo Moe, che l'hp delle Azzorre ha ancora un suo ruolo nel clima Euromed. Io propendo piu' per una delocalizzazione, e ti spiego il perche':
lLe fig. altopressorie, dispiegano i loro massimi di Gpt, laddòve i mari sono piu' caldi. Un certo raffreddamento del medio alto Atlantico, dovuto a diversi fattori, e attestato dalle boe del sitema di monitoring "Argo" che nell'insieme ne ha diverse migliaia sparse nei vari Oceani, ivi compreso ovviam. l'Atlantico, conferma questa tendenza del medio-alto Atlant., ad un raffreddamento. Logico per cui, in base a quello detto poco sopra e che cioè i max altopress. si spostano su zone oceaniche + calde, che possiamo avere la fig. Azzorriana delocalizzata verso S/Sw. Ovvio che che possono intervenire a questa delocations, anche altri fattori, tra cui la deviazione della calda corrente del Golfo, che ora scorrerebbe proprio piu' in quella porzione Atlantica.

Andrew
17 March 2017, 10:48
Quest'immagine rende bene le cose; l'hp Azzorr., è una semipermanente d'origine subtropicale oceanica.https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/19/Tropical_waves.jpg/1920px-Tropical_waves.jpg

Andrew
17 March 2017, 10:59
I due anticilconi in azione..,http://i50.tinypic.com/311mo43.pngnella calda estate 2012.

Andrew
17 March 2017, 11:01
http://www.machetempofa.it/images/azzorre.pngQuando ad agire è invece solo l'Azzorriano ...

Andrew
17 March 2017, 11:08
Ora, se quest'immag. mostra l'area di pertinenza dell'Hp, sino a qualche decennio fa', molto piu' frequentemente l'espansione avveniva verso il Mediterr. e l'area Euro, oggi a causa dello spostamento dei max di Gpt verso S-SW, cio' avviene con minor freq. a scapito d'una strada piu' "spianata" all'altro invadente HP, che io definirei Equatoriale,piu' che subtropicale ma in realta' trattasi d'un SUBTROPICALE D'ORIGINE CONTINENTALE [ INTERNO DEL SAHEL-reg. Afric.] E QUINDI RISPETTO AD UN HP OCEANICO, MOLTO PIU' CALDO. http://glossariometeo.altervista.org/img/anticiclone_delle_azzorre.png

Andrew
17 March 2017, 11:18
https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS9cVYja8KFp2E0ele5isBuRn3GUqtIg IOIio8nxKbhrkUB-F-hGli inverni una volta [ qualche decennio fa'..] piu' con questo imprinting

Andrew
17 March 2017, 11:20
https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTpqb2XoQ1k30HMWrAKjWAm1g0qThSgC 6zZqHBNZexCMdV7-v2sUQE oggi, con componente piu' continentale...

Andrew
17 March 2017, 11:28
L'esempio eclatante dell'inverno 2015/2016, quasi inestitente ......non solo al Nord [ITA] ma perfino in SCAND !!!http://www.meteoservice.net/wp-content/uploads/2015/10/novemdicem15-576x400.png​Cio' è parzialmente dovuto ad un vero e proprio change del pattern circolatorio, che come s'evidenzia non va' a riguardare soltanto l'area Med e il ns Nord ma bensi' l'intero CONTINENTE,che ha vissuto e talvolta vive ancora, degli inverni miti e secchi.

Moebius24
17 March 2017, 11:39
andrew le tue spiegazioni sono sempre stupende e con i grafici molto chiare: domanda, che è quello che temo sempre: è un pattern definitivo o trattasi solo di cicli? mi pare che tu propendessi per la seconda. ovvero, torneranno i vecchi inverni?

Fulvio
17 March 2017, 20:07
Certo che torneranno i vecchi inverni, quando gli indici tipo PDO e AMO saranno totalmente negativi. La chiave di volta sarà la prossima estate se sarà caratterizzata da frequenti e durature rimonte africane o saranno poche e di poca durata.....wait

Andrew
18 March 2017, 11:20
andrew le tue spiegazioni sono sempre stupende e con i grafici molto chiare: domanda, che è quello che temo sempre: è un pattern definitivo o trattasi solo di cicli? mi pare che tu propendessi per la seconda. ovvero, torneranno i vecchi inverni?

Grazie, molto cortese. Mah, vedi Moe, è difficile a dirsi quando potra' tornare il "vecchio" Pattern, ovvero quello in cui si vedeva piu' neve a Milano e Torino, rispetto ad altre zone o al Sud. Direi pero' che in certe zone del Sud, io che ho 54anni, la neve l'ho vista anche 40anni orsono.

Zone come la Calabria, l'area del Pollino, il Terminillo , l'Amiata in Toscana e anche in Campania nell'Avellinese o Beneventano, si l'ho vista spesso.
Molto meno spesso , al piano, pero'...., anche in Adriatico ove vivo da 18anni, la neve l'ho vista in spiaggia, perlomeno 8 /9 volte, tantissime quindi se si va' a constatare.

Ma i piu' anziani del luogo qui, m'han detto che è aumentato questo fenomeno nell'ultimo ventennio, ora bisogna indagare [si fa' x dire..] se solo in questi ultimi 20anni, o prima era davvero diversa la situazione.
Sarebbe la conferma che le azioni d'estrazione continentali, sono effettivam. aumentate, a scapito di quelle polari Marittime e quindi meno neve per il Nord Italia, per i motivi gia' spiegati in altri post [ niente Low alta-Tirren.- niente venti caldi-no -cuscino caldo sopra il freddo=no-neve ]:ciao:

Andrew
18 March 2017, 11:33
Guarda Moe, a scopo anche didattico metto questo grafo che ben evidenzia le masse d'aria da dove giungano in Eurozone e in Mediterr.

legenda di classificaz. - : MAk = Maritim artic Cold / CAk = Continental artic cold / mPk= maritim polar cold/ mPW= maritim Polar Warm-
CpK= Continental Polar cold / cPw= Continent. Polar Warm / MtW= maritim tropical Warm/

CtW= Continental tropical Warm : e qui l'immagine allegatahttp://img.meteogiornale.it/attachments/images/news/maxi/13575_1_1.gif

Andrew
18 March 2017, 11:35
Come puoi ben vedere , in quest'odierno Pattern, scarseggia la Mak e la MpK , le due masse artiche l'una ARTICO-MARITTIMA, L'ALTRA , POLARE MARITTIMA. . . . . , Risult. = poca NEVE X IL NORD ITA

Fulvio
18 March 2017, 13:46
Ma dove trovate post a così alta valenza didattica? Solo qui! Grazie al nostro Andrew.

Andrew
18 March 2017, 15:50
Ma dove trovate post a così alta valenza didattica? Solo qui! Grazie al nostro Andrew.

troppo buono,grazie fulvio ma cerchiamo di dare anche spiegazione alle dinamiche ,oltreche'far previsioni.:ciao: