Andrew
06 February 2017, 15:37
Buondi', stiamo proprio nel cuore dell'inverno, anche se oggi la fase Atlantica ci relega a termiche piu' mitigate e pioggie, seppur permane per i settori Alpini e le cime piu' alte Appenniniche nonche' talune zone del nord, la presenza nevosa, ma è difficile che si scenda sotto i 600/550 mt. , per le aree alpine e 1000/1200,per quelle dell'Appennino. Tuttavia andando ad analizzare gli Index piu' preposti in questo frangente, possiamo osservare che alcuni convergono verso una successiva fase che , come da preannunci vari,dati proprio su base analitica sia del comportamento del Vp,sia di quest'Index nominati, la situazione potrebbe relegarci ad altre fasi fredde. Vediamo perche':
innanzitutto non c'è un riaccorpamento o compattamento della struttura polare; l'indice NAM, è addirittura precipitato a -2,5 e in proiezione potrebbe anche sfondare la soglia del -3. Una soglia molto bassa, che unitamente ad altri due parametri indicativi, quali l'AO-NAO ma anche la MJO, sono tutti concordi verso situazioni a BLOCKING ATL e/o anche da Block ad est del ns Continente. Dalla meta' del mese c.a., poi, si potrebbe instaurare una condizioni a noi molto ben conosciuta, un pattern da SCAND+. Per ora, come detto in altri topic, avremo la presenza non facile da scalfire della depressione entrata di genesi Atlantica, con un altro fronte sul golfo di Biscaglia pronto ad entrare, che apportera' maltempo diffuso sull'area Tirrenica e sulle due isole maggiori ma anche sul sett. centrale adriatico, per via della rotazione ciclonica della massa. Un miglioramento è previsto da sabato, salvo complicazioni.
Ma poi che accadra' alle sorti di quest'inverno? S'è detto, tre tra gli Index importanti, farebbero intravedere questa possibilita' , cioè d'un ritorno del freddo artico in fine 2a decade. Gia' ma con quale collocazione, cioè quale sara' la direttrice dell'eventuale nuova bilobazione di masse polari? Ad oggi esiste una percentualizzazione abbastanza elevata, all'incirca del 40%. Ma è necessaria altra indagine analitica per scoprirne l'eventuale meta ed intensita'. Restate aggiornati nei prox gg. http://www.meteoscienza.it/wp-content/uploads/2017/02/gfs_nam_web_1-5.png
innanzitutto non c'è un riaccorpamento o compattamento della struttura polare; l'indice NAM, è addirittura precipitato a -2,5 e in proiezione potrebbe anche sfondare la soglia del -3. Una soglia molto bassa, che unitamente ad altri due parametri indicativi, quali l'AO-NAO ma anche la MJO, sono tutti concordi verso situazioni a BLOCKING ATL e/o anche da Block ad est del ns Continente. Dalla meta' del mese c.a., poi, si potrebbe instaurare una condizioni a noi molto ben conosciuta, un pattern da SCAND+. Per ora, come detto in altri topic, avremo la presenza non facile da scalfire della depressione entrata di genesi Atlantica, con un altro fronte sul golfo di Biscaglia pronto ad entrare, che apportera' maltempo diffuso sull'area Tirrenica e sulle due isole maggiori ma anche sul sett. centrale adriatico, per via della rotazione ciclonica della massa. Un miglioramento è previsto da sabato, salvo complicazioni.
Ma poi che accadra' alle sorti di quest'inverno? S'è detto, tre tra gli Index importanti, farebbero intravedere questa possibilita' , cioè d'un ritorno del freddo artico in fine 2a decade. Gia' ma con quale collocazione, cioè quale sara' la direttrice dell'eventuale nuova bilobazione di masse polari? Ad oggi esiste una percentualizzazione abbastanza elevata, all'incirca del 40%. Ma è necessaria altra indagine analitica per scoprirne l'eventuale meta ed intensita'. Restate aggiornati nei prox gg. http://www.meteoscienza.it/wp-content/uploads/2017/02/gfs_nam_web_1-5.png