PDA

Visualizza Versione Completa : Possibile evoluzione post mittel-mensile...



snowstorm
08 December 2009, 21:26
Dall'osservazione dei principali indici teleconnettivi che monitorano anche e soprattutto la stratosfera è possibile notare il mancato effetto splitting del VPS con chiare conseguenze per coupling sul VPT, incapace nonostante la favorevole bilobazione del VPS stesso, ormai in fase di almeno temporaneo ricompattamento, attendersi un'avvezione di aria fredda polare ma di lontana estrazione russo-siberiana che potrebbe tra venerdi 11 e domenica 20 dicembre coinvolgere gran parte d'Italia pur concentrandosi soprattutto lungo il versante adriatico e le regioni settentrionali apportandovi fenomeni nevosi a quote decisamente basse per il periodo, forse sin lungo le coste anche se generalmente a carattere sparso e di debole iintensità dapprima soprattutto nel fine settimana specie sui rilievi appenninici ed al Centro-Sud poi anche per effetto stau su ovest Piemonte e sub-appennino emiliano entro domenica... soltanto intorno al 17 dicembre a seguito della rottura della radice sub-tropicale del blocco anticiclonico che dovrebbe favorire l'afflusso relativamente gelido nei giorni precedenti, si potrebbe attraverso un moderato effetto tunnelling o basso atlantico produrre l'ingresso di un flusso sempre più umido ed instabile di origine atlantica capace di produrre possibile nevicate inizialmente a quote anche molto basse su Pianura Padana e forse coste liguri per tramontana scura, gradualmente però ma sempre più decisamente l'aria mite ed umida atlantica dovrebbe scalzare l'aria-cuscino freddo padano e proporre gradualmente una trasformazione delle nevicate specie a bassa quota in piogge, specie dopo il 20-23 dicembre o forse prima se il VPT dovesse riprendere vigore ricompattandosi più velocemente del previsto... In prossimità della vigilia di Natale potrebbe invece affermarsi, anche se forse solo temporaneamente un regime medio-basso atlantico di tipo zonale con clima decisamente più mite ed uggios, anche se meno dinamico dei giorni precedenti... dopo questa che potrebbe mostrarsi come una semplice presenza, nuovi e costanti upper minor warming agenti in stratosfera dovrebbe indurre ulteriori disturbi al VPT causando nuove pulsazioni dinamiche dell'HP verso nord capace di far affluire masse dia aria piuttosto fredda stazionanti sull'Est e Nord Europeo verso il Mediterraneo Centro-Orientale producendo cosi condizioni nuovamente instabili a prevalente carattere freddo e nuove nevicate a bassa quota forse anche in pianura nelle valli del Centro-Sud specie tra Natale e Santo Stefano, con la però non affatto improbabile possibilità di assistere nel mentre ad un più convinto e maturo Stratwarming, prodotto dal precedente effetto di disturbo del TSTevent che potrebbe causare un MMW di tipo indotto dal basso, di origine troposferica che potrebbe apportare forse entro la I decade del nuovo anno, ma con un pò di fortuna già entro fine anno, primissimi giorni dell'anno nuovo una nuova avvezione di aria polare con possibile ingresso più occidentale, forse dalla porta del Rodano e maggiore ingerenza atlantico-mediterranea con risvolti nevosi più interessanti delle avvezioni precedenti, nei prossimi giorni potremo avere senz'altro maggiori dettagli riguardo a questa possibile evoluzione legata alla QBO-, Solar Flux low, NINO modoki, tipo west-based e SSTA con tripolo favorevole a tale possibile circolazione, ovvero reitarzione a blocking nord atlantici...
spero che qualcuno di voi... Marco... o chiunque volesse, mi dica cosa ne pensi?

massimo
08 December 2009, 21:38
Dall'osservazione dei principali indici teleconnettivi che monitorano anche e soprattutto la stratosfera è possibile notare il mancato effetto splitting del VPS con chiare conseguenze per coupling sul VPT, incapace nonostante la favorevole bilobazione del VPS stesso, ormai in fase di almeno temporaneo ricompattamento, attendersi un'avvezione di aria fredda polare ma di lontana estrazione russo-siberiana che potrebbe tra venerdi 11 e domenica 20 dicembre coinvolgere gran parte d'Italia pur concentrandosi soprattutto lungo il versante adriatico e le regioni settentrionali apportandovi fenomeni nevosi a quote decisamente basse per il periodo, forse sin lungo le coste anche se generalmente a carattere sparso e di debole iintensità dapprima soprattutto nel fine settimana specie sui rilievi appenninici ed al Centro-Sud poi anche per effetto stau su ovest Piemonte e sub-appennino emiliano entro domenica... soltanto intorno al 17 dicembre a seguito della rottura della radice sub-tropicale del blocco anticiclonico che dovrebbe favorire l'afflusso relativamente gelido nei giorni precedenti, si potrebbe attraverso un moderato effetto tunnelling o basso atlantico produrre l'ingresso di un flusso sempre più umido ed instabile di origine atlantica capace di produrre possibile nevicate inizialmente a quote anche molto basse su Pianura Padana e forse coste liguri per tramontana scura, gradualmente però ma sempre più decisamente l'aria mite ed umida atlantica dovrebbe scalzare l'aria-cuscino freddo padano e proporre gradualmente una trasformazione delle nevicate specie a bassa quota in piogge, specie dopo il 20-23 dicembre o forse prima se il VPT dovesse riprendere vigore ricompattandosi più velocemente del previsto... In prossimità della vigilia di Natale potrebbe invece affermarsi, anche se forse solo temporaneamente un regime medio-basso atlantico di tipo zonale con clima decisamente più mite ed uggios, anche se meno dinamico dei giorni precedenti... dopo questa che potrebbe mostrarsi come una semplice presenza, nuovi e costanti upper minor warming agenti in stratosfera dovrebbe indurre ulteriori disturbi al VPT causando nuove pulsazioni dinamiche dell'HP verso nord capace di far affluire masse dia aria piuttosto fredda stazionanti sull'Est e Nord Europeo verso il Mediterraneo Centro-Orientale producendo cosi condizioni nuovamente instabili a prevalente carattere freddo e nuove nevicate a bassa quota forse anche in pianura nelle valli del Centro-Sud specie tra Natale e Santo Stefano, con la però non affatto improbabile possibilità di assistere nel mentre ad un più convinto e maturo Stratwarming, prodotto dal precedente effetto di disturbo del TSTevent che potrebbe causare un MMW di tipo indotto dal basso, di origine troposferica che potrebbe apportare forse entro la I decade del nuovo anno, ma con un pò di fortuna già entro fine anno, primissimi giorni dell'anno nuovo una nuova avvezione di aria polare con possibile ingresso più occidentale, forse dalla porta del Rodano e maggiore ingerenza atlantico-mediterranea con risvolti nevosi più interessanti delle avvezioni precedenti, nei prossimi giorni potremo avere senz'altro maggiori dettagli riguardo a questa possibile evoluzione legata alla QBO-, Solar Flux low, NINO modoki, tipo west-based e SSTA con tripolo favorevole a tale possibile circolazione, ovvero reitarzione a blocking nord atlantici...
spero che qualcuno di voi... Marco... o chiunque volesse, mi dica cosa ne pensi?era quello che vedevo dopo natale.dgt da me ieri.ma questa ipotesi e bassa ad oggi.cmq nn credo che il freddo(o gelo) ci lasci tanto facilmente.la neve?il nord e in pole position. :ciao:

snowstorm
08 December 2009, 21:53
beh massimo spero che possa andare davvero cosi, magari con una bella nevicata prima di Natale e chissà forse anche post natalizia... cmq. una visione così potrebbe non essere affatto improbabile...

Marco
09 December 2009, 10:59
Difficilmente, anche in seguito a profondo split, il Vortice Polare potrebbe infilarsi nella nostra zona. E' sempre una bella ipotesi ma comunque molto rara ed eccezionale. Sicuramente sulle Adriatiche c'è alta probabilità di bianche sorprese a partire da questo weekend e fino al periodo natalizio, dato il tipo di ingresso dell'aria fredda, quelle regioni restano in pole position.
Per quato riguarda noi del Nord Italia, cosa certa sarà la formazione di un PRIMO cuscino freddo a partire da sabato 12, e molto probabilmente la formazione di un "materasso freddo" durante la prossima settimana. E' difficile che il materasso abbia valori termici estremi, ingressi di -7°/-8° ad 850hPa sono già ottimi.
L'unica cosa che in questo momento io metterei totalmente in discussione è la "rodanata delle feste", ecco quella si che è un terno al lotto.

snowstorm
09 December 2009, 12:27
ciao Marco da quanto mi pare di capire non mi sembreresti poi nemmeno cosi convinto della possibile fase nevosa al Nord, pre-natalizia... riguardo poi alla possibile rodanata delle feste, le probabilità non sono certamente elevatissime, ma non vedrei nemmeno poi cosi improbabile un'avvezione di aria artica-marittima con asse di ingresse più occidentale delle precedenti, almeno entro la I settimana di gennaio... ribadisco si tratta di una mia sensazione personale ma sprattutto di un'eventualità che andrà rivista, almeno non prima di Natale-Santo Stefano... :ciao:

Moebius24
09 December 2009, 12:36
Mmm..non so per la Rodanata, ma ho letto un articolo stamattina che da quello che ho capito prevederebbe nevicate (più o meno forti a seconda dei modelli e dell'incisività dell'aria fredda) comunque prima di natale al Nord. Il link è nel mio intervento.

snowstorm
09 December 2009, 12:54
si Moebius per la neve al nord dovrebbero esserci buone possibilità, anche se sinceramente avrei preferito una bella nevicata su tutto il Nord a quote naturalmente pianeggianti, poco prima di Natale o durante le feste... :ciao:

snowstorm
10 December 2009, 19:58
Dall'analisi odierna dei principili indici teleconnettivi è possibile notare come nonostante il mancato o solo parziale split del VPT indotto come ben sappiamo dal CW di novembre dal TSTevent conseguente a fattori di disturbo in troposfera del VPT capace di indurre continui riscaldamenti dall'alto verso il basso visto soprattutto il NINO modoki attuale e la QBO- stiamo ormai apprestandoci a vivere la prima seria ondata di freddo stagionale, la quale pur non apparendo eccezionale come alcuni predittori facevano forse presagire sino a qualche giorno fà, potrebbe essere cmq. rilevante specie per il periodo... in ogni caso è possibile affermare come l'indice AO possa permanere almeno sino a Natale o a pochi giorni prima su valori negativi a fondo scala, per poi risalire poco dopo, su valori debolmente negativi che potrebbero essere indicativi di una situazione troposferica fortemente disturbata, ancora per giorni da continui upper minor warming che potrebbe cosi favorire la reiterazione del BLN ( blocking north atlantic) con possibili nuove avvezioni di aria fredda-gelida di origine polare o russo-siberiana verso l'Europa Centro-Occidentale... almeno sino a fine anno o quasi... il PNA positivo ed una probabile ripresa del NAO su valori debolmente negativi potrebbe poi condizionare fortemente l'asse di discese dei nuclei freddi che gradualmente potrebbere sempre più puntare verso il Mediterraneo centrale specie entro la III decade del mese, o tra il 20 ed il 25 dicembre... la MJO non dovrebbe costituire una particolare forzante dell'attuale sinottica configurativa, da attendersi soltanto un probabile temporaneo rinforzo ad ovest del continente del VPT intorno a fine mese o più probabilmente entro inizio anno... Date tali premesse è possibile attendersi un'iniziale fase decisamente fredda e localmente instabile specie al Centro-Sud entro il 15-17 dicembre, seguita da una temporanea rottura del blocco anticiclonico che favorirebbe l'avvezione fredda capace di generare un sempre più corposo afflusso di correnti più miti ed umide atlantiche portatrici di precipitazioni sempre più diffuse ed insistenti sul Mediterraneo centrale e sull'Italia, nevose viste le basse temperature iniziali, al Nord tra il 18-20 e la metà della settimana di Natale, che potrebbe tra l'altro subire una possibile reiterazione ed intensificazione data una non improbabile formazione di vortice ciclonico piuttosto amplio sull'Europa Centro-Occidentale e Mediterraneo proprio verso il finire della settimana, con possibile rinforzo del blocking che riceverebbe un nuovo supporto-radice sub-tropicale e potrebbe far affluire sul suo bordo orientale ulteriore aria moderatamente fredda non più di estrazione russo-continentale ma piuttosto artico-marittima sino al 25 dicembre se l'AO dovesse permanere su valori cosi bassi ed il PNA sempre positivo con NAO in ripresa ma negativo. Successivamente una fase sempre relativamente piuttosto dinamica e umida a tratti però più mite potrebbe accompagnarci sino a fine anno con possibile rialzo termico in quota e nevicate prevedibili solo in montagna anche sulle regioni settentrionali, al di sopra dei 1000 mt s.l.m. ca. freddo quindi che dovrebbe gradualmente attenuarsi e divenire sempre più pungente, nonostante una circolazione atmosferica europea sempre abbastanza fredda specie nei Paesi Scandinavi e sulla Russia, mentre più mite ed atlantica nelle regioni meridionali...

massimo
10 December 2009, 20:54
Dall'analisi odierna dei principili indici teleconnettivi è possibile notare come nonostante il mancato o solo parziale split del VPT indotto come ben sappiamo dal CW di novembre dal TSTevent conseguente a fattori di disturbo in troposfera del VPT capace di indurre continui riscaldamenti dall'alto verso il basso visto soprattutto il NINO modoki attuale e la QBO- stiamo ormai apprestandoci a vivere la prima seria ondata di freddo stagionale, la quale pur non apparendo eccezionale come alcuni predittori facevano forse presagire sino a qualche giorno fà, potrebbe essere cmq. rilevante specie per il periodo... in ogni caso è possibile affermare come l'indice AO possa permanere almeno sino a Natale o a pochi giorni prima su valori negativi a fondo scala, per poi risalire poco dopo, su valori debolmente negativi che potrebbero essere indicativi di una situazione troposferica fortemente disturbata, ancora per giorni da continui upper minor warming che potrebbe cosi favorire la reiterazione del BLN ( blocking north atlantic) con possibili nuove avvezioni di aria fredda-gelida di origine polare o russo-siberiana verso l'Europa Centro-Occidentale... almeno sino a fine anno o quasi... il PNA positivo ed una probabile ripresa del NAO su valori debolmente negativi potrebbe poi condizionare fortemente l'asse di discese dei nuclei freddi che gradualmente potrebbere sempre più puntare verso il Mediterraneo centrale specie entro la III decade del mese, o tra il 20 ed il 25 dicembre... la MJO non dovrebbe costituire una particolare forzante dell'attuale sinottica configurativa, da attendersi soltanto un probabile temporaneo rinforzo ad ovest del continente del VPT intorno a fine mese o più probabilmente entro inizio anno... Date tali premesse è possibile attendersi un'iniziale fase decisamente fredda e localmente instabile specie al Centro-Sud entro il 15-17 dicembre, seguita da una temporanea rottura del blocco anticiclonico che favorirebbe l'avvezione fredda capace di generare un sempre più corposo afflusso di correnti più miti ed umide atlantiche portatrici di precipitazioni sempre più diffuse ed insistenti sul Mediterraneo centrale e sull'Italia, nevose viste le basse temperature iniziali, al Nord tra il 18-20 e la metà della settimana di Natale, che potrebbe tra l'altro subire una possibile reiterazione ed intensificazione data una non improbabile formazione di vortice ciclonico piuttosto amplio sull'Europa Centro-Occidentale e Mediterraneo proprio verso il finire della settimana, con possibile rinforzo del blocking che riceverebbe un nuovo supporto-radice sub-tropicale e potrebbe far affluire sul suo bordo orientale ulteriore aria moderatamente fredda non più di estrazione russo-continentale ma piuttosto artico-marittima sino al 25 dicembre se l'AO dovesse permanere su valori cosi bassi ed il PNA sempre positivo con NAO in ripresa ma negativo. Successivamente una fase sempre relativamente piuttosto dinamica e umida a tratti però più mite potrebbe accompagnarci sino a fine anno con possibile rialzo termico in quota e nevicate prevedibili solo in montagna anche sulle regioni settentrionali, al di sopra dei 1000 mt s.l.m. ca. freddo quindi che dovrebbe gradualmente attenuarsi e divenire sempre più pungente, nonostante una circolazione atmosferica europea sempre abbastanza fredda specie nei Paesi Scandinavi e sulla Russia, mentre più mite ed atlantica nelle regioni meridionali...nn sarei cosi sicuro che il tutto finisca il 26 con un rialzo termico e attenuazione del freddo.come ho gia" ribadito in post precedenti c"e" possibilta che ci sia ancora del"area fredda inizialmente in quota ,e succisivamente al suolo che arrivi da est..in piu nn sottovaluterei T.basse con formazione di galaverna dopo il santo natale.ma mi fermo qui e gia" troppo direi arrivare al"ultimo del"anno.cmq giusto x capirci L"INVERNO E APPENA ,ANZI STA NASCENDO ADESSO.e questo 2009-10 sara" lungo. :ciao: